
Prende la multa e presenta un esposto-denuncia contro ignoti. All’onorevole Maurizio Bianconi non è andato giù quel foglietto sul parabrezza dopo aver messo l’auto in sosta in piazza Statuto ed aver pagato il ticket prima di andare a cena. Al rientro, infatti, ha trovato la contravvenzione, in uno stallo ritenuto a pagamento perché, si legge nel verbale “in posizione tale da impedire l’accesso alla sosta di altri veicoli”. Una motivazione che non torna all’onorevole: “Era evidentemente una causale falsa – dice Bianconi – per appropriarsi di 28 dovuti per il pagamento ridotto anziché i 41 dovuti in caso di pagamento diverso. La teoria del danno minore indurrà tutti a pagare l’iniqua multa”.
“Ignoro – prosegue Bianconi nella denuncia – se i vigili urbani di Pietrasanta godono o meno di un premio di produzione sanzioni o se il Comune utilizza il ricavati delle multe quale attivo previsionale di bilancio: nell’un caso e nell’altro vi sarebbe anche una spiegazione economica al fatto, da aggiungere a quella psicologica del pubblico ufficiale che vessa per il piacere di vessare”.
“La contestazione del fatto inesistente- conclude Bianconi – con riscontro documentale da parte del pubblico ufficiale – comporta l’ipotesi di reato di falso ideologico, di truffa aggravata, e se sistematico è da valutare se ci sia un disegno criminoso complessivo e una conseguente associazione per delinquere. Tutte ipotesi che sono rimesse alla valutazione del magistrato inquirente, che sicuramente scioglierà l’arcano”.
Maurizio Bianconi è un esponente dei Conservatori e Riformisti di Fitto, fuoriusciti da Forza Italia dopo il “patto” di governo che ha portato Matteo Renzi a Palazzo Chigi.