Falsi carabinieri a casa di due anziani coniugi

10 settembre 2016 | 10:51
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Falsi carabinieri a casa di due anziani coniugi

“Siamo qui per un’operazione molto delicata, stiamo svolgendo un’indagine su un giro di banconote false e dovremmo verificare le vostre”. Davanti alla coppia di anziani coniugi, parlano due goffi e falsi carabinieri: calzano un ridicolo berretto, cattiva riproduzione di quello in uso all’Arma. Ma per non creare equivoci non c’è quel simbolo inconfondibile, bensì più banalmente un’etichetta con su scritto: “carabinieri”. Per il resto, i due falsi militari che hanno tentato di truffare due pensionati ad Arliano non si sono poi dati tanto da fare per camuffarsi, perché vestivano pantaloni azzurri e camicia bianca, che gli davano soltanto una vaga apparenza di investigatori.

I due truffatori, per loro sfortuna, si sono trovati però di fronte due arzilli vecchietti, che sapevano il fatto loro e che li hanno messi in fuga chiamando le forze dell’ordine. Quelle vere, stavolta. E che adesso indagano sul nuovo “blitz” della coppia di falsi carabinieri che già nel luglio scorso aveva fatto colpi in Lucchesia, l’ultimo a Palmata dove ancora due anziani non hanno purtroppo avuto la stessa sorte dei coniugi presi di mira ieri mattina (9 settembre) ad Arliano. I due si erano fidati e, preoccupati da quanto i due truffatori gli lasciavano credere, avevano consegnato le banconote per avere certezza che fossero autentiche. Mentre uno faceva finta di controllare, l’altro frugava nei cassetti e raccoglieva la refurtiva: oro e gioielli, per oltre mille euro (Leggi).
Ieri mattina i malviventi – forse gli stessi – si sono presentati con la stessa scusa a casa dei due coniugi. Hanno suonato il campanello e quando il proprietario ha aperto si sono qualificati come carabinieri indossando il finto cappellino. Sulla porta è arrivata anche la moglie che ha subito chiesto a cosa si doveva quella visita inattesa. I finti carabinieri non hanno perso tempo, e hanno subito spiegato di che si trattava, aggiungendo che i due potevano essere stati truffati da malintenzionati. Ci avrebbero pensato loro, hanno assicurato. Sulle prime marito e moglie restano un po’ confusi e li fanno entrare nell’ingresso. Poi però i due malfattori si sono fatti insistenti: “Dovete mostrarci tutte le banconote che avete in casa”, hanno ripetuto. A quel punto però il padrone di casa ha voluto vederci chiaro e si è allontanato nel corridoio. Quel gesto inatteso ha messo i due in allarme. “I soldi non ve li diamo”, ha aggiunto il proprietario di casa. E i due se sono andati in un istante, saltando a bordo di un’auto che avevano lasciato a pochi passi dalla casa. Subito è scattato l’allarme alla polizia. Gli agenti delle volanti sono piombati sul posto e hanno ascoltato il racconto di marito e moglie mentre altre pattuglie hanno iniziato le ricerche dei due falsi carabinieri. Che al momento però sembrano essere spariti nel nulla.
Le forze dell’ordine continuano a invitare tutti, soprattutto gli anziani, a non aprire la porta agli sconosciuti. Né carabinieri, né polizia si recano nelle case per verificare banconote e gioielli e questo già dovrebbe far pensare ad una truffa. Occhi aperti anche verso coloro che si spacciano per impiegati comunali o idraulici, proponendo di fare verifiche sugli impianti della casa per improbabili contaminazioni dell’acqua: sono tecniche per entrare e rubare soldi, ori e gioielli.