
Piena fiducia nella magistratura e nelle indagini che dimostreranno la correttezza del proprio operato. E’ il primo commento di Lucart all’inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Firenze e che ha visto coinvolto, come atto dovuto, il colosso del cartario lucchese (Leggi). Ieri, come ormai noto, allo stabilimento di Porcari sono state fatte le perquisizioni per acquisire documentazione e campioni di fanghi per conto della procura distrettuale antimafia di Firenze.
Il nome dell’azienda figura negli atti al momento soltanto perché la 3F Ecologia avrebbe acquistato dalla cartiera pulper che poi non sarebbe stato correttamente smaltito. Per atto dovuto, al momento sono stati iscritti nel registro degli indagati un collaboratore addetto alla gestione amministrativa dei rifiuti e il legale rappresentante dell’azienda, Paolo Luigi Romanini.
“Tutto il personale dell’azienda – spiega Lucart in una nota – si è messo immediatamente a completa disposizione dell’autorità inquirente per facilitare le indagini. Lucart ha sempre affidato il conferimento e trattamento dei rifiuti industriali derivanti dalla produzione della carta ad aziende autorizzate dalle competenti autorità a ricevere e trattare questi materiali. Si tratta, è bene specificarlo, di rifiuti speciali Industriali e non di rifiuti tossici e nocivi”.
“L’azienda – spiega ancora Cartiera Lucchese – ha piena fiducia nei suoi collaboratori e nella magistratura che sta svolgendo le indagini, sicura che verrà comunque riconosciuta la correttezza del proprio operato. Negli ultimi anni Lucart ha investito molto in progetti di ricerca e sviluppo innovativi per risolvere i problemi legati alla gestione degli scarti derivanti dalla lavorazione dei maceri, comuni a tutto il distretto cartario lucchese, che da anni attende dalle istituzioni una definizione dei piani di smaltimento di questa tipologia di rifiuti. L’azienda ha già autonomamente trovato soluzioni sostenibili per la gestione di buona parte di questi materiali e ha in avanzata fase di sviluppo altri due progetti per risolvere integralmente il problema”.