Nasconde il cellulare rubato nei genitali: arrestata

15 settembre 2016 | 09:36
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Nasconde il cellulare rubato nei genitali: arrestata

Si è nascosta nelle parti intime lo smartphone rubato dal bancone alla proprietaria di un negozio di abbigliamento di Borgo a Mozzano, ma anche dopo essere stata scoperta e perquisita nella vicina caserma della polizia municipale, non ha resistito e, approfittando della confusione da lei stessa provocata, continuando a rifiutarsi di collaborare con agenti e carabinieri che l’avevano fermata, ha rubato un secondo cellulare al comando e se l’è anche quello infilato nelle parti intime.

E’ stata scoperta dai militari che la portavano nella cella di sicurezza, ormai in stato d’arresto: una volta salita sulla gazzella si è tolta il cellulare dalla vagina e lo ha nascosto sotto il tappetino dell’auto, convinta di poterlo recuperare più tardi. Una scena quasi incredibile che non è sfuggita ai militari della compagnia di Castelnuovo Garfagnana che l’hanno accusata del duplice furto.
Un siparietto, veramente inatteso quanto imbarazzante, che ha avuto come protagonista una 41enne residente a Calcinaia, in provincia di Pisa ma che da qualche giorno si trovava a Borgo a Mozzano. E’ iniziato tutto ieri pomeriggio (14 settembre) quando la donna, attorno alle 18, si è presentata in un negozio di abbigliamento nel centro del paese. Ha chiesto alla proprietaria di provare qualche vestito, ma era soltanto una scusa per allontanarla dal bancone e rubarle il cellulare. Nel camerino poi ha trovato il nascondiglio che le è sembrato più sicuro: ha spinto il cellulare dentro la vagina, allontanandosi poi senza tanti convenevoli.
La proprietaria però tornata al bancone si è resa conto che il suo telefonino non c’era più e visto che nessun altro era entrato nel frattempo nel negozio ha pensato che quella donna dall’atteggiamento un po’ strano fosse la ladra. Così ha chiamato subito i carabinieri dando una descrizione dettagliata. Subito dopo è stata raggiunta e fermata ancora in centro e i militari hanno deciso di portarla al comando della polizia municipale per farla perquisire da personale femminile.
Lei, dal canto suo, ha cercato in tutti i modi di dissimulare che aveva qualcosa di un po’ ingombrante nelle parti intime. Ma le sue movenze e le sue espressioni l’hanno tradita, tanto che è bastato poco per ipotizzare cosa fosse accaduto. E una volta che le agenti avevano recuperato il maltolto, la donna ormai inchiodata alle sue responsabilità ha rubato un secondo cellulare sul tavolo di un agente, mentre si rivestiva e ha deciso di utilizzare lo stesso nascondiglio.
Se ne sono accorti poco dopo i carabinieri che l’avevano invitata ad accomodarsi sulla gazzella per essere portata in caserma e trattenuta in attesa del processo per direttissima. La donna, pensando di poterla far franca, appena si è seduta si è tolta il cellulare dalle parti intime e lo ha nascosto sotto il tappetino. I movimenti alquanto equivoci non sono sfuggiti ai due militari che hanno fermato l’auto e, sollevato il tappetino, hanno trovato il secondo cellulare.