Minaccia il padre con la motosega e lo picchia

28 settembre 2016 | 17:59
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Minaccia il padre con la motosega e lo picchia
Minaccia il padre con la motosega e lo picchia
Minaccia il padre con la motosega e lo picchia
Minaccia il padre con la motosega e lo picchia
Minaccia il padre con la motosega e lo picchia
Minaccia il padre con la motosega e lo picchia

E’ fuggito di casa gridando lungo la via per Camaiore. Era una maschera di sangue, raccontano i vicini, mentre correva per strada, per raggiungere il negozio dove lavora la moglie, a poche centinaia di metri dalla loro abitazione di Mutigliano. Dentro casa c’era ancora il figlio che poco prima lo aveva aggredito e minacciato con una motosega.

Qualche istante dopo è apparso anche lui in strada, ma non ha gettato nemmeno uno sguardo verso il padre: è salito sulla sua Fiat Panda e si è allontanato in direzione di Lucca, ma è stato bloccato dalle volanti della polizia chiamate dal vicinato. Una lite fra padre e figlio sarebbe potuta finire in tragedia: l’anziano di 75 anni è riuscito ad allontanarsi in tempo e a sfuggire alla furia del figlio. E’ stato condotto da un’ambulanza al pronto soccorso di Lucca, e i medici gli hanno riscontrato ferite per fortuna non gravi. Il figlio, invece, 48 anni, disoccupato è stato condotto in questura e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.
Non è la prima volta che scatena la sua violenza contro il padre e spesso, spiegano sia i vicini che gli inquirenti, per futili motivi. E anche oggi la situazione è degenerata per una inezia, che ha scatenato tuttavia una violenza covata in un ambiente familiare descritto come molto complicato.
E’ accaduto tutto poco prima delle 19 di oggi (28 settembre). In casa, proprio davanti alla pizzeria Lo Spuntaiolo tra Cappella e Mutigliano, c’erano soltanto padre e figlio. La madre era a dare una mano, come fa spesso, nel vicino negozio d’abbigliamento. All’improvviso scoppia l’inferno. “Abbiamo sentito gridare – spiega un vicino che è stato tra i primi ad accorrere in strada -: subito dopo abbiamo visto quel povero padre uscire di casa: era una maschera di sangue. Si è diretto verso il negozio dove si trovava la moglie: aveva una ferita ad un braccio e una alla spalla, ma sanguinava anche sul volto”.
Come se le sia procurate è al vaglio degli agenti delle volanti. Non si sa con precisione se sia stato colpito con la motosega (forse non ancora azionata) o se le ferite si debbano a graffi e pugni inferti dal figlio durante l’aggressione. Tutto dipenderà anche dagli accertamenti e dal racconto che fornirà la vittima del pestaggio. “Non è la prima volta che in quella casa accadono episodi del genere – racconta la titolare della pizzeria – e molto spesso riceviamo telefonate o messaggi in cui clienti e conoscenti ci chiedono se è successo qualcosa da noi, perché vedono in continuazione polizia e carabinieri”. Alle spalle dell’episodio di oggi, infatti, ci sono diversi interventi per liti o percosse tra padre e figlio. Ma, a quanto pare, nessuna denuncia.
“Siamo usciti subito in strada quando abbiamo sentito gridare – raccontano dal negozio di parrucchieri -: non credevamo ai nostri occhi. C’era l’uomo sanguinante che correva in strada, poi abbiamo visto allontanarsi”. E’ salito sull’auto e ha messo in modo, ma ha potuto percorrere soltanto qualche metro della via per Camaiore: è stato subito bloccato dalla polizia.