Più denunce e processi, la procura fa il ‘bilancio’

28 settembre 2016 | 11:48
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Più denunce e processi, la procura fa il ‘bilancio’
Più denunce e processi, la procura fa il ‘bilancio’
Più denunce e processi, la procura fa il ‘bilancio’

Collaborazione, trasparenza e tanta positività. Sono questi i tre principali punti di forza del nuovo bilancio di responsabilità sociale della Procura della repubblica di Lucca presentato questa mattina (28 settembre) nella sede della Camera di Commercio alla presenza del presidente Giorgio Bartoli, del nuovo procuratore della Repubblica Pietro Suchan e della sua collaboratrice, la dirigente amministrativa Felicita Biancalana. Una collaborazione, quella tra Procura e professionalità attente e spiccate della Camera di commercio, che ha dato vita a un documento non solo ben fatto e dalla lettura piacevole e interessante ma anche unico: Lucca è, difatti, l’unica città della regione Toscana ad aver disposto un simile progetto e questo è, tra i promotori, un motivo di grande orgoglio, come motivo di grande orgoglio è anche il fatto che Lucca sia e sia sempre stata una città con un elevato numero di denunce.

Ma spieghiamo meglio che cosa si intende per bilancio di responsabilità sociale: si tratta di un documento redatto in forma volontaria dagli uffici giudiziari con lo scopo di informare professionisti, istituzioni e interessati, riguardo gli esiti delle attività dell’organizzazione e il loro impatto sociale. Uno strumento utilissimo non soltanto agli addetti del settore ma anche ai cittadini: un bilancio questo (per gli anni 2015-2016) che, in poche parole, mette in luce come la procura di Lucca lavori e quanto davvero “produca”.
Progetti realizzati, azioni da compiere, responsabilità e tempi di azione. Tante le pagine dettagliate e ricche di grafici e statistiche in cui si riescono a rilevare tanti settori ancora da migliorare ma anche tante positività.
“Un documento – spiega il procuratore Suchan che si trova a Lucca da poco più di due settimane – che non deve rimanere fine a se stesso ma diventare realtà. Il cittadino, grazie alla trasparenza e ai servizi messi a sua disposizione, deve poter riacquistare fiducia nella pubblica amministrazione. Fino a ora abbiamo potuto leggere numeri piuttosto positivi, anzi – continua Suchan – ci incoraggia molto la diminuzione di alcuni reati. Ci sono settori che ancora deludono ma ci impegneremo maggiormente, senza ovviamente venir meno sugli altri”.
Un po’ di numeri. A pesare sull’attività sono soprattutto le indagini per furti e rapine che costituiscono i reati più ricorrenti (sebbene in leggero calo tra il 2013 e il 2015): quasi l’86% dei reati è di tipo patrimoniale, a seguire reati contro la persona 5%, famiglia 1,9%, edilizia 1,6%, mentre sessuali e ambientali 0,8%, in notevole diminuzione rispetto agli anni precedenti. Ma le denunce per varie tipologie di reati, complessivamente, sono aumentate, e con essa l’attività della magistratura inquirente. Progressivamente scesa l’incidenza sull’artigianato sul totale delle imprese attive in provincia, passando dal 38% al 32%, evidenziando così che il territorio sta perdendo una delle caratteristiche del tessuto imprenditoriale che l’ha sempre contraddistinta. Migliorato però il tasso di occupazione riportandosi al 61,4% del 2014. Aumentate inoltre le udienze alle quali hanno partecipato i pm, davanti al Gup o al tribunale ordinario. Un sistema, quello della magistratura requirente, che si regge in piedi anche grazie ad una precisa organizzazione che comporta anche necessità di gestione delle spese. E che non è esente, come altre amministrazioni, ai continui tagli. Basti citare il capitolo intercettazioni telefoniche: la spesa a Lucca, negli ultimi anni, è difatti in costante diminuzione. 7.110, 55 euro di entrate, 7.046,90 euro di uscite per un residuo di 63,65 euro rispetto ai 1.132,02 del 2013. Circa 2940 le richieste totali riguardo alle iscrizioni delle notizie di reato mentre per quanto riguarda i permessi di soggiorno ne sono stati rilevati almeno 20.269, rilasciati in particolar modo alla popolazione albanese.
Presa molto in considerazione anche la criminalità giovanile. “Il male – spiega il procuratore Suchan – non è il ragazzino che ruba il telefonino o che tira due ceffoni al compagno, ma gli adulti. Le forze dell’ordine ci sono, l’interesse pure, ma serve più collaborazione con le istituzioni scolastiche: creare un dialogo con le famiglie è molto complesso, per questo si deve coltivare un rapporto con le scuole”. A breve, a detta del procuratore, anche un convegno sull’omicidio stradale. Il documento è pubblicato sul sito istituzionale della procura insieme alla carta dei servizi e alla guida ai servizi www.procura.lucca.giustizia.it