
Non potranno rimettere piede allo stadio né assistere a manifestazioni sportive da qui ai prossimi cinque anni. E’ l’effetto del provvedimento di Daspo che ha colpito quattro ultrà della Lucchese – tra cui un ex esponente dei Bulldog – ritenuti autori dei cori contro Ciampi e degli inni al duce, durante il minuto di silenzio osservato allo stadio dell’Ardenza, per la morte dell’ex presidente, prima del fischio d’inizio della partita Livorno-Lucchese del 18 settembre corso (Leggi). Cori, secondo il questore di Livorno che ha firmato i provvedimenti, a contenuto “apologetico, discriminatorio ed offensivo” della memoria del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. La misura, cui seguiranno le denunce, è stata notificata a due 21enni, un 25enne e un 30enne lucchesi.
Quest’ultimo, in particolare, un ex Bulldog – il disciolto gruppo di ultrà di estrema destra, accusato di episodi di tifo violento e aggressioni di stampo politico in città -, era stato colpito già nel 2006 e nel 2008 da altri due provvedimenti Daspo, rispettivamente di due e quattro anni: il gip nei suoi confronti ha convalidato anche l’obbligo di presentarsi in questura a Lucca due volte al giorno, in occasione di ogni partita che la Lucchese disputerà in casa, ed una volta in occasione delle partite che i rossoneri disputeranno in trasferta per i prossimi cinque anni. I tifosi sono stati individuati dalla digos grazie alle indagini subito seguite all’episodio, che ha provocato anche alcune contestazioni da parte della tifoseria amaranto.
Le indagini che hanno portato alla loro identificazione appaiono tutt’altro che concluse. Un contributo fondamentale lo hanno dato gli agenti della Digos di Lucca che quella domenica erano presenti allo stadio Picchi, al seguito dei tifosi. I primi quattro ultras sono stati identificati grazie ai video ripresi dalle telecamere ad alta definizione di cui è dotato l’impianto sportivo. Ma nel mirino ci sarebbe un gruppo più nutrito di tifosi, almeno altri 16 le cui posizioni sarebbe tuttora al vaglio.
La vicenda, subito fermamente condannata sia dalla Lucchese che dall’amministrazione comunale, ha già avuto ripercussioni anche sulla società. Che dovrà pagare una multa di 2.500 euro comminata dal giudice sportivo non soltanto per i cori degli ultras ma anche, si legge nel referto, per il danneggiamento dei servizi igienici dello stadio nel settore a loro riservato. La Lucchese, in caso di richiesta, sarà anche obbligata al risarcimento dei danni provocati dai suoi tifosi.
Rob. Sal.