
E’ il secondo incidente simile che si verifica in aziende della Lucchesia, a poca distanza di tempo. L’ultimo drammatico infortunio risale al pomeriggio di oggi (3 ottobre), poco dopo le 18: un operaio di 35 anni di Anchiano è rimasto con la mano schiacciata da un macchinario mentre lavorava alla ditta Cartamercato Srl, in località Pedogna vicino a Dezza, piccola frazione del comune di Borgo a Mozzano.
Il giovane, stando a quanto finora accertato dai carabinieri, aveva appena spostato della carta con un muletto per ristemare i locali del capannone della ditta cartotecnica ed era intento a sistemare un macchinario che lavora la carta per trasformarla in tovaglie ma per cause ancora da accertare, sarebbe rimasto agganciato dal rullo in fase di spegnimento e che gli ha parzialmente schiacciato la mano.
Serie le lesioni che il giovane ha subito per l’infortunio: il rullo gli ha provocato la semi amputazione di un dito e un leggero schiacciamento della mano. I colleghi dell’azienda, leader nella produzione di carta per alimenti, si sono immediatamente attivati per soccorrere l’operaio. Il 118 ha inviato d’urgenza l’ambulanza e fatto subito levare in volo l’elisoccorso Pegaso.
Il personale sanitario ha prestato le prime cure al giovane, dolorante e rimasto cosciente, cercando di fermare subito anche l’emorragia. Poi l’operaio è stato condotto in ambulanza al rendez vous con l’elicottero del 118, atterrato al campo sportivo di Diecimo. Da qui è stato condotto con il codice rosso all’ospedale Cisanello di Pisa, per essere sottoposto ad un delicato intervento per ridurre i danni alla mano.
Sul posto sono accorsi anche gli agenti della polizia municipale unificata della Valle del Serchio, che si sono occupati della viabilità per consentire in sicurezza l’atterraggio di Pegaso, mentre dei rilievi si stanno occupando i tecnici della prevenzione dell’Asl. I medici del centro specializzato di Cisanello sono ottimisti e in serata parlavano di una prognosi di circa 40 giorni.
L’episodio precedente si era invece verificato alla ditta Fapim di Altopascio, dove un dipendente era rimasto ferito ad un braccio mentre lavorava ad un rullo: lo strumento meccanico, per incidente, gli aveva perforato l’arto.