Contributi per gli affitti, smascherati 4 falsi poveri

18 ottobre 2016 | 12:05
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Contributi per gli affitti, smascherati 4 falsi poveri

di Roberto Salotti
Quattro “falsi” poveri sono finiti nel mirino della guardia di finanza di Lucca. Aveva richiesto e ottenuto dal Comune i contributi per pagare l’affitto, ma da quello che è risultato dalle verifiche prima svolte dagli uffici, poi dalle fiamme gialle, avevano dichiarato redditi e patrimonio, con documentazione falsa o incompleta. Il quadro, però, è stato delineato dalle indagini che sono seguite alle segnalazioni di Palazzo Orsetti e che si sono tradotti in guai per 4 furbetti.

Secondo quanto è stato accertato, avevano incassato senza averne titolo contributi pubblici che ammontano complessivamente a 17.856 euro: i dubbi che erano emersi dagli accertamenti disposti dagli uffici competenti, e riferiti ai contributi concessi per le annualità 2013/2014, sono stati confermati dalle verifiche incrociate dei finanzieri, che al termine delle indagini hanno inviato in Comune l’informativa sulle 4 posizioni irregolari. Non è la prima volta che accade, anzi da qualche anno l’amministrazione comunale ha potenziato gli accertamenti su quanti richiedono contributi sociali, e non soltanto dunque sul fronte degli affitti. Sicuramente la casa è uno dei settori dove si riscontrano le maggiori violazioni: soltanto pochi mesi fa altri due “furbetti” erano finiti nei guai per aver chiesto e ottenuto contributi per l’affitto pur avendo un familiare (in un caso addirittura la moglie) con una casa di proprietà intestata.
“Il messaggio che sottende alla volontà dell’amministrazione di incrementare questo genere di controlli è che non c’è giustizia sociale senza legalità – commenta l’assessore comunale Antonio Sichi -: la ricreazione è finita. Vogliamo che i soldi che sono a disposizione del sociale vengano a segnati a chi ne ha veramente diritto, e non tollereremo violazioni”.
L’iter che porta a scoprire pratiche come quelle segnalate in queste ore dalla finanza prevede una doppia verifica sulle posizioni “sospette”. Quando le domande di contributo arrivano negli uffici vengono vagliate in prima istanza dal personale addetto, che forma la graduatoria provvisoria. Una volta pubblicata però le posizioni vengono nuovamente approfondite e se al termine di questo secondo vaglio restano dubbi su redditi o patrimonio, scatta la segnalazione alla guardia di finanza. “Il Comune di Lucca – commenta ancora Sichi – ha confermato e potenziato questa buona pratica, istituendo un filo diretto con la guardia di finanza, le cui indagini possono partire anche d’iniziativa. Ma come amministrazione mettiamo tutto l’impegno nel valutare bene la documentazione che arriva allegata alla richiesta di contributi, perché potrebbe nascondere situazioni falsati, come emerso negli ultimi quattro casi”.
Il lavoro di verifica sulle pratiche potenziato negli anni ha permesso di garantire anche il massimo sul fronte del denaro a disposizione per gli aiuti: “Basti pensare all’ultima graduatoria per i contributi in conto affitto che assegneremo a circa 700 famiglie – spiega Sichi -, mettendo un impegno in termini di risorse di circa 300mila euro, a cui si aggiungeranno fondi regionali. Questi soldi sono ossigeno per le famiglie e i controlli servono ad evitare che sia sottratto un aiuto tanto importante a chi ne ha reale bisogno”.
Adesso i 4 nel mirino potranno contestare gli importi che l’amministrazione comunale rivuole indietro, ma se al termine di questa fase saranno confermate le irregolarità dovranno risarcire.