
La banda dello “skimmer” torna in azione a Lucca. Ieri (23 ottobre) il dispositivo in grado di catturare i dati della banda magnetica della carta di credito o del bancomat una volta che viene inserito nell’erogatore è stato scoperto d uno sportllo di un istituto bancario del centro storico di Lucca. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato un ragazzo che ha segnalato al 113 lo strano comportamento del bancomat.
Lo “skimmer” è un piccolo dispositivo che cattura i dati della banda magnetica della carta di credito o bancomat che viene inserita nello sportello permettendo, così, di clonare la carta.
Successivamente lo “skimmer” viene collegato ad un pc, munito di un programma di gestione per bande magnetiche, con il quale si trascrivono i dati, presi illecitamente, su una carta vergine con le caratteristiche di una carta di credito/bancomat.
Per appropriarsi, invece, del codice pin, in nessun modo ricavabile dalla banda magnetica, i truffatori utilizzano generalmente una microtelecamera nascosta, che filma la sequenza digitata dal proprietario della carta.
Ecco alcuni consigli della polizia su cosa fare prima di eseguire una qualsiasi operazione presso uno sportello bancomat. Anzitutto è bene osservare le “condizioni” dello sportello alla ricerca di anomalie e modifiche come, per esempio, se sulla verticale o diagonale rispetto alla tastiera c’è una microtelecamera che riprende quanto viene digitato. Viene consigliato anche di controllare se la bocca della fessura dove si inserisce la tessera bancomat è fissa sullo sportello. Se si muove o addirittura si stacca significa che è stata coperta da uno “skimmer”. E’ necessario anche verificare se anche la tastiera è ben fissa. Spesso i malfattori sovrappongono una “loro” tastiera per catturare il codice Pin. In questo caso c’è un “gradino” di un paio di millimetri, e poi bisogna digitare il codice Pin avendo l’accortezza di nasconderlo con il palmo della mano. Nel caso di dubbi non introdurre la tessera e non inserire il codice Pin, allontanarsi dalla banca e poi chiamare le forze dell’ordine.