Dipendente della Prefettura arrestata per concussione

24 ottobre 2016 | 09:57
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Dipendente della Prefettura arrestata per concussione

E’ agli arresti domiciliari con una grave accusa per una funzionaria pubblica, quella di concussione: una dipendente della prefettura di Lucca è nella bufera, dopo essere stata sorpresa a riscuotere una mazzetta da una donna di Massarosa, che le si era rivolta a inizio ottobre chiedendo di fermare un presunto procedimento amministrativo per possesso di stupefacenti. Una pratica inesistente che alla fine si è rivelata soltanto una scusa fasulla inventata dall’impiegata infedele per spillarle il denaro.

Per l’accusa, Graziella Sironi, 52 anni, impiegata della Prefettura, residente a Lucca e già condannata in passato per falsità materiale in certificati e tentata truffa, avrebbe chiesto in cambio del denaro, qualche centinaio di euro per chiudere un occhio e bloccare la pratica.
Di fronte a quella richiesta, però, la vittima del presunto “ricatto”, una 36enne di origini rumene che vive a Massarosa, si è rivolta ai carabinieri, che si sono presentati all’appuntamento per lo scambio della mazzetta e hanno fatto scattare le manette.
L’arresto è scattato circa una settimana fa nei pressi di Cortile degli Svizzeri, di fronte al bar La Stella Polare, dove le due si erano date appuntamento. A quell’incontro si sono presentati anche gli investigatori della compagnia dei carabinieri di Viareggio e quelli del reparto operativo che hanno teso una trappola alla dipendente.
La trappola. Le manette erano scattate nella serata del 17 ottobre scorso, al termine dell’incontro tra la vittima della concussione e l’impiegata fedifraga. La donna che le aveva chiesto aiuto aveva portato con sé una busta contenente 280 euro in contanti, una somma inferiore a quella che, stando all’accusa, Sironi aveva chiesto in prima istanza: 500 euro per non cancellare ogni traccia della segnalazione per possesso di stupefacenti. Dopo che la 36enne aveva protestato, l’impiegata aveva abbassato la cifra della mazzetta e si era accordata con la straniera per lo scambio del denaro. Le due si erano date appuntamento alla Stella Polare, in pieno centro storico e a due passi dalla Prefettura, da dove l’impiegata aveva appena finito la giornata di lavoro. Non poteva immaginare che erano entrambe osservate a vista dai carabinieri in borghese, già all’interno del locale e all’esterno, dove poi la dipendente della Prefettura è stata ammanettata e condotta alla caserma di Viareggio.
Le indagini. La donna è stata subito accusata di concussione e arrestata in flagrante. Le indagini dei carabinieri, mentre la donna veniva posta agli arresti domiciliari, sono riuscite a chiarire la vicenda. Secondo l’accusa, infatti, l’impiegata si era inventata di sana pianta il procedimento per droga per convincere la sua “vittima” a consegnare il denaro. Il 20 ottobre scorso è comparsa di fronte al gip del tribunale di Lucca per l’interrogatorio di garanzia. Il giudice ha confermato l’arresto e ora l’impiegata si trova agli arresti nella sua abitazione.

Roberto Salotti