


Una veglia di preghiera prima dell’ultimo saluto, per stringersi attorno al dolore della famiglia di Silvia Del Mugnaio, l’impiegata di 43 anni, attivista del Pd, morta in un drammatico incidente stradale avvenuto ieri mattina (3 novembre) a poche centinaia di metri da casa, sulla variante del Brennero a Ponte a Moriano (Leggi). Stasera i parenti, gli amici e le tante persone che conoscevano e stimavano la giovane madre di Sesto di Moriano si ritroveranno alle 21 alla chiesa di Sant’Ansano per celebrare un momento commemorativo. I funerali si svolgeranno invece sabato (5 novembre) alle 15 alla chiesa di Sesto.
Silvia ha lasciato nella disperazione il marito Antonio Sésso, con il quale aveva avuto un bambino che oggi ha appena 7 anni. La figlia dell’ex segretario comunale Udc ed ex assessore Renzo Del Mugnaio, stava tornando a casa dal lavoro in un azienda dove si occupava di contabilità. Era alla guida della sua Ford C-Max contro cui, secondo gli accertamenti della polizia stradale, è piombato il rimorchio di un tir Renault, condotto da un autotrasportatore di 45 anni, che ha perso il controllo del mezzo pesante intraversandosi e invadendo la corsia opposta dove si trovava l’auto della giovane madre, uccidendola sul colpo. Erano circa le 12,30, quando sono scattati i soccorsi. Una corsa disperata verso la variante delle ambulanze e dei vigili del fuoco che purtroppo non è servita a niente. Troppo gravi le ferite riportate nel violentissimo schianto con il rimorchio che ha colpito frontalmente e lateralmente l’auto della vittima. Sul luogo dell’incidente sono accorsi poco dopo i genitori di Silvia, che vivono a poche decine di metri e che la aspettavano per pranzo. Hanno sentito il suono delle sirene e preoccupati che fosse accaduto qualcosa sono corsi fuori, nonostante la pioggia battente. Hanno scoperto così che la loro figlia non ce l’aveva fatta. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile anche negli amici e colleghi di Silvia. Tanti i messaggi di cordoglio lasciati ai familiari da esponenti del Pd di Lucca, in cui Silvia si era data tanto da fare soprattutto durante le primarie a sostegno di Renzi.