
Avevano riaperto ieri dopo un periodo di ferie. Ma questa mattina, alle 5,30, quando hanno aperto il locale hanno trovato l’amara sorpresa. Due porte spaccate e il locale messo a soqquaro da malviventi evidentemente in cerca di soldi.
E’ successo questa notta al bar pizzeria L’Alpino di Monsagrati. Ignoti, usando un grosso masso, hanno prima spaccato la vetrata di una delle porte della pizzeria quindi, una volta, dentro, hanno spaccato anche la porta divisoria dalla zona bar. Nel percorso, in cerca evidentemente di denaro, hanno aperto e svuotato cassetti e frugato in ogni angolo possibile. Poi, giunti al registratore di cassa, lo hanno sradicato, portando via il contenuto che rappresenta l’unico bottino del colpo. Una cinquantina di euro o poco più, il fondo cassa per i resti della mattina.
A raccontare l’episodio è Luisa Picchi, la titolare del locale e che ci lavora insieme a Vasco, Angelo, Luca e Laura: “Sono indignata e arrabbiata – dice – più per i danni al locale che per quello che hanno rubato. In passato avevamo già subito sette furti poi quindici anni fa abbiamo deciso di mettere l’allarme e non era più successo nulla. Stavolta, però, l’allarme non ha suonato, forse perché sono riusciti a disattivarlo. Avevamo riaperto ieri dopo le ferie e stamattina abbiamo trovato questa sorpresa. Evidentemente ci stavano proprio aspettando”.
A stigmatizzare l’episodio è la Lega Nord di Lucca, con la segretaria Marcella Maniglia con i consiglieri Gianluca Bocchino e Luigi Pellegrinotti: “La sicurezza dei cittadini sembra essere ormai perduta – commentano – non solo in quella zona, ma in tutta la provincia, dove le telecamere non bastano a contrastare il crimine che dilaga e dove le forze dell’ordine, sempre presenti, fanno fatica a presidiare tutto il territorio di loro competenza. Da Porta San Pietro, ormai famosa più per la presenza degli spacciatori che per la bellezza architettonica, continuando con San Vito, dove gli onesti cittadini si vedono costretti a confrontarsi sempre di più con malviventi di ogni genere e tipo, potremmo citare ogni quartiere e ogni strada in cui è stato commesso un furto o uno scippo per non parlare degli accoltellamenti che denotano uno stile di resa dei conti non proprio di origine lucchese”. “Il nostro è un discorso fatto e rifatto – conclude Maniglia .- siamo coscienti e consapevoli che non diciamo niente di nuovo, ma continuando così, ad abituarci a questa nuova “normalità”, temiamo di assuefarci alla paura di trovare le nostre case o i nostri negozi distrutti da loschi individui in continuo aumento. Montiamo inferriate alle finestre, dormiamo con lo spray al peperoncino sul comodino, usiamo piccoli espedienti per convivere con questa nuova realtà, poco rassicurante, molto avvilente. Come Lega Nord chiediamo maggiore garanzia di sicurezza non solo ai sindaci, ma anche alla Prefettura, apparentemente sordomuta davanti alle esigenze degli italiani. Chiediamo che il lavoro delle forze dell’ordine non venga calpestato dalla mancanza di applicazione delle leggi e soprattutto nessuno sconto di pena per chi si macchia di questi crimini ormai entrati a far parte di una quotidianità distorta e alla quale noi non ci abitueremo mai”.
Sull’episodio indagano i carabinieri, chiamati sul posto all’alba dai titolari del locale, che hanno presentato formale denuncia.