Trovata morta a 32 anni in una casa di San Vito

19 novembre 2016 | 14:19
Share0
Trovata morta a 32 anni in una casa di San Vito
Trovata morta a 32 anni in una casa di San Vito
Trovata morta a 32 anni in una casa di San Vito
Trovata morta a 32 anni in una casa di San Vito
Trovata morta a 32 anni in una casa di San Vito
Trovata morta a 32 anni in una casa di San Vito

Una donna di 32 anni di Bagni di Lucca, L.B. le sue iniziali, è stata trovata morta nel primo pomeriggio di oggi (19 novembre) in una abitazione di via Sardegna a San Vito. A nulla è servito l’intervento sul posto, dopo l’allarme lanciato da chi ha scoperto il corpo della donna, dell’auto medica e dell’ambulanza. Il personale sanitario, infatti, non ha potuto far altro che constatare il decesso. Ignote, al momento, le cause della morte, tanto che sul posto è stata allertata la polizia che ha avviato le indagini per capire cosa possa avere portato al decesso della 32enne. Fra le ipotesi, tutte da verificare, l’abuso di sostanze stupefacenti o l’arresto cardiaco improvviso.

Secondo le prime indiscrezioni, infatti, la donna sarebbe stata trovata cadavere in un appartamento in cui la stessa alloggiava saltuariamente insieme ad un’altra persona, di origini maghrebine. Dalla perquisizione dell’immobile non è emerso però nulla che possa far pensare all’uso di sostanze stupefacenti potenzialmente letali: nessuna siringa, nessuna traccia di eroina. Solo un sacchettino con all’interno alcuni grammi di hashish. L’intero locale e le sue pertinenze, comunque, sono stati posti al vaglio della polizia scientifica intervenuta sul posto per i rilievi. Ma nessun elemento, al momento, può definirsi decisivo nella definizione di quanto è accaduto in quella casa.
La squadra mobile della questura di Lucca, guidata dalla dottoressa Silvia Cascino, ha raccolto le testimonianze degli abitanti della zona. In questura sono stati invece condotti, per chiarire la vicenda, l’uomo che ha ritrovato la donna morta nell’appartamento e il proprietario dello stesso che ha affermato di concedere saltuariamente “in prestito” il locale. Ma, non conoscendosi la causa della morte e non essendoci elementi di nessun tipo che possano indicare delle responsabilità sull’evento, nei loro confronti non è stato disposto alcun provvedimento. Sono nel caso in cui fosse confermata la versione dell’overdose, la polizia dirigerà le indagini per capire chi possa aver ceduto la dose letale.
Sulle cause della morte servirà, quindi, con tutta probabilità, l’autopsia sul cadavere della donna, attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria all’obitorio di Campo di Marte e del pubblico ministero di turno, il dottor Aldo Ingangi. Il medico legale, intanto, ha già effettuato sul posto un esame esterno del corpo eliminando ogni sospetto su una possibile origine traumatica della morte.

Le foto di Domenico Bertuccelli