
Migliorano le condizioni dei detenuti del carcere di Lucca. Conclusi i lavori per il rifacimento della sala incontri con i figli, in via di attivazione e definizione i corsi di formazione per il reinserimento lavorativo, ampliamento della fascia oraria per l’incontro con i parenti, realizzazione del nuovo padiglione per le attività sociali e per il refettorio da sempre assente. Sono i dati principali emersi dal sopralluogo della Terza commissione (sanità e politiche sociali) effettuato questa mattina nel penitenziario. A prendere parte all’incontro il presidente della commissione sanità, Stefano Scaramelli, i consiglieri Stefano Baccelli, presidente della commissione ambiente, Nicola Ciolini e Ilaria Giovannetti che si sono confrontati anche con il direttore della struttura Francesco Ruello e con il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Franco Corleone.
Proprio il garante Corleone sottolinea come, “dopo anni di denunce di condizioni insopportabili finalmente c’è un cambio di passo, favorito anche dalla diminuzione dei detenuti presenti. Certo, resta il grave problema dei tossicodipendenti, che non usufruiscono delle misure alternative”. Come spiegato dal direttore della casa circondariale di Lucca, Francesco Ruello, ad oggi i detenuti sono 78, di cui 6 ammessi al regime di semilibertà. Detenuti ubicati tutti in una unità per stanza. Un’accoglienza possibile perché le presenze rientrano nella capienza della struttura, che si attesta sulle 70 unità. “Questa struttura in passato aveva ospitato oltre 200 detenuti – continua Ruello – Negli anni siamo passati dai 220 detenuti del 2012 a una media di 105 negli ultimi due anni. Dati del sistema informativo della direzione evidenziano che su un totale di 78 detenuti, 42 soggetti sono in posizioni giudicabili, 5 appellanti, 1 ricorrente, 30 condannati”. Sulle condizioni di salute, invece, si rileva che su 78 detenuti i tossicodipendenti accertati sono 33.
“Come indicato in commissione sanità e politiche sociali, le nostre verifiche hanno come priorità l’accertamento dello stato di salute e delle condizioni sanitarie dei detenuti – spiega il presidente Scaramelli – La necessità della visita a Lucca, infatti, era stata programmata, in particolar modo, per far luce su alcune criticità emerse dalla relazione annuale del Garante dei detenuti tra cui la condizione dell’infermeria che necessita di interventi urgenti, per altro già finanziati. Sarà nostra cura sollecitare l’attivazione di questi lavori nei prossimi mesi”.
“È importante per la città di Lucca il miglioramento della struttura che abbiamo potuto constatare con mano – afferma il presidente della commissione ambiente, Stefano Baccelli durante la visita di oggi – Dalle condizione di detenzione, all’attivazione di percorsi efficaci destinati al reinserimento lavorativo passa quella sfida di civiltà che mira all’inclusione e al recupero dei soggetti reclusi. Un obiettivo importante non solo per migliorare la qualità della vita dei detenuti e dei loro familiari, ma anche per la comunità nel suo complesso. Attraverso il recupero e l’integrazione possiamo raggiungere l’obiettivo alto e ambizioso del reinserimento sociale e lavorativo di questi soggetti. Bene dunque il miglioramento che ho potuto constatare rispetto all’ultima visita che avevo fatto, In questo quadro la collaborazione tra la casa circondariale, che molto ha fatto per il miglioramento della struttura, e il mondo del volontariato, molto attivo sul territorio, può essere un volano importante nell’azione di recupero e integrazione nella società di questi soggetti”.
Detenuti come risorse e non solo oneri per la società sono le parole chiave ribadite anche dei consiglieri Ciolini e Giovannetti che hanno confermato l’importanza di investire nel recupero di questi soggetti. La casa circondariale di Lucca, infatti, a differenza di altre strutture, sconta l’alto tasso di detenuti di giovane età affetti da tossicodipendenza.