



Raid dei vandali con offese e frasi che inneggiano al duce ai nuovi appartamenti popolari realizzati da Erp per conto del Comune di Lucca e appena ultimati a Pontetetto. Le scritte spray di cui sono stati cosparsi alcuni ingressi e i muri della facciata sono state scoperte in mattinata e subito stigmatizzate dall’assessore al patrimonio Antonio Sichi: “Ecco – è stato il suo amaro commento – cosa avviene quando si soffia sul fuoco utilizzando il disagio sociale per fini politici”.
A caratteri cubitali su una parete campeggia la scritta “No extracomunitari”, una frase che non lascia dubbi sull’intento dei vandali, che hanno messo nel mirino le assegnazioni di alloggi e soprattutto la politica dell’amministrazione comunale che sta portando avanti il progetto di smantellamento graduale del campo rom di via delle Tagliate, attraverso l’assegnazione, tramite graduatoria, di appartamenti di edilizia pubblica residenziale alla famiglie residenti con i requisiti richiesti. Ma i vandali hanno lasciato un messaggio anche al prefetto: “Cagliostro portali a casa tua”, si legge su un’altra parete.
Un raid compiuto al complesso di 36 nuovi appartamenti che a breve saranno assegnati a chi ne ha diritto. “Questo – ha commentato l’assessore postando su Facebook anche le foto dei danneggiamenti – è il risultato del lavoro fatto nell’ultimo periodo da alcuni cattivi maestri. noi li ripuliremo perché crediamo che in un quartiere bello e ordinato ci si viva meglio. ma purtroppo a pagare per questa bravata saranno ancora una volta i cittadini lucchesi”.
A stigmatizzare l’episodio anche le associazione Pons Tectus e Viabilità e Ambiente: “Le associazioni del paese di Pontetetto – si legge in una nota congiunta – stigmatizzano l’azione dei vandali che hanno imbrattato gli appartamenti dei nuovi blocchi, costruiti nell’ambito del contratto di quartiere. Le nostre associazioni si sono sempre battute a favore del risanamento del quartiere ed in particolare per il rispetto del progetto, per l’abbattimento del ghetto e contro lo stravolgimento che ne ha fatto l’amministrazione Tambellini. Sempre ci siamo confrontati con le istituzioni con il metodo della partecipazione e lottando nelle forme consentite, pertanto condanniamo senza alcuna esitazione quanto avvenuto”.
“Proprio mentre esponenti politici nazionali di primo piano vorrebbero far passare il messaggio che ‘il fascismo e l’antifascismo sono come guelfi e ghibellini, superati dalla storia’, arriva l’attualità a esplicitare la verità”, è l’amaro commento di Alberto Pellicci di Sinistra Italiana di Lucca. “Lasciano l’amaro in bocca – commenta – le scritte inneggianti a Mussolini, contro gli extracomunitari e contro il prefetto apparse nel complesso dei nuovi appartamenti Erp di Pontetetto. Sono il frutto di un clima infame di guerra tra poveri, montato ad arte da chi cerca di crearsi un bacino elettorale dalla paura e dal rancore. L’unico risultato che questi squinternati squadristi otterranno dal loro gesto in difesa degli italiani sarà il costringere l’amministrazione a stanziare fondi, che potevano essere usati per tutt’altro, per la reimbiancatura dei palazzi. Il problema però rimane. Nella nostra città il rigurgito fascista è costante, e costantemente sottostimato. Ad intervalli regolari leggiamo di azioni riprovevoli (aggressioni, vandalismi, ricordate i cori inneggianti al duce durante il minuto di silenzio per la morte di Ciampi che ci portarono nelle prime pagine nazionali?) che però vengono sempre considerate bravate, gesti puerili di pochi isolati. E’ davvero così? Forse no. C’è un problema. E allora tutti noi antifascisti lucchesi dovremmo farcene carico”.
Condanna il gesto anche Fabio Barsanti, candidato sindaco di Casapound, il quale tuttavia attacca sinistra e amministratori, sostenendo di essersi dimenticati del quartiere. “Dei problemi del quartiere Giardino Comune e sinistra non parlano mai. Solo negli ultimi due anni – osserva -, i suoi abitanti hanno dovuto sopportare: il sopruso dell’amministrazione comunale che, non mantenendo fede al contratto di quartiere sottoscritto con i residenti, ha cancellato i desideri di riqualificazione della cosiddetta ‘stecca’; i continui furti nelle abitazioni, anche recentissimi; l’abbandono di parchi e strutture sociali e sportive, e un complessivo peggioramento della sicurezza e dell’identità del quartiere. Di fronte a tutto questo nessuno si indigna, e quotidianamente Pontetetto viene omessa, dimenticata, non considerata, se non fosse per la tenacia e la volontà di alcuni suoi abitanti che ogni giorno lottano per avere un quartiere migliore. Le scritte comparse sulle nuove case non ancora assegnate, oltre che stupide ed inqualificabili perché recanti danno ad un bene pubblico e sociale (dunque da condannare), fanno solo danno al quartiere. Giovano, casomai, sempre alla solita parte politica (la sinistra), che grazie a questi episodi trova qualcosa da dire per sopperire al suo vuoto di contenuti, e può approfittarne per accusare chi semplicemente si batte per gli italiani, di ‘soffiare sul fuoco’. Posso dire – aggiunge Barsanti – di conoscere molti cittadini del Giardino, e vi assicuro che quando hanno un problema, lo dicono in faccia e si adoperano per risolverlo, e non prestano il fianco ad episodi del genere. Detto questo, a Lucca, come in ogni parte d’Italia, esiste oggettivamente un problema di discriminazione a danno degli italiani, ed il malcontento per chi abita nelle periferie è frutto di politiche sbagliate, non certo di razzismo. Le istituzioni dovrebbero predisporre gli strumenti per evitare questo, ma non lo fanno. Non saranno, tuttavia, due stupide scritte, fatte in un italiano molto discutibile, a ‘ribaltare la frittata’ e ad invertire il problema”.