
“Per la prima volta, dopo anni di ispezioni, possiamo dire che la situazione del carcere San Giorgio di Lucca è notevolmente migliorata. I detenuti residenti oggi sono 88, in passato si sono toccate punte con circa 220 reclusi”.
Lo dichiarano i parlamentari Pd Andrea Marcucci, Raffaella Mariani e Manuela Granaiola all’uscita della visita ispettiva presso la casa circondariale di Lucca dove hanno incontrato il direttore Francesco Ruello e la garante Angela Mio Pisano.
“Le misure alternative al carcere – sottolineano gli esponenti dem – e la revisione della capienza della struttura (oggi definita in 70 detenuti) hanno prodotto un beneficio tangibile, anche in termini di spazio per singolo detenuto e di vivibilità complessiva del carcere”.
Alle tre sezioni dell’istituto, molto presto (la consegna è prevista per febbraio, l’agibilità entro l’estate) se ne aggiungerà una quarta che sarà riservata alla socializzazione e ai corsi di formazione.
I detenuti (52 in attesa di giudizio, 36 con condanna definitiva) sono in prevalenza (49 su 88) stranieri, e tra loro 26 del Marocco, e provengono in maggior parte dalla Versilia, con reati legati allo spaccio di droga e contro il patrimonio.
“Le criticità del carcere restano quelle tipiche di una struttura vecchia come il San Giorgio – sostiene Andrea Marcucci – e quindi si segnalano la lentezza dei lavori di adeguamento delle cucine e dell’infermeria ed un affievolimento dei rapporti di collaborazione con il mondo del volontariato”.
Da questo punto di vista, secondo i parlamentari del Pd, “serve un maggior coinvolgimento delle associazioni anche attraverso il Comune di Lucca, per progettare bandi che sappiano rispondere alle esigenze dei detenuti”.
In un istituto meno sovraffollato, diminuiscono anche i casi di autolesionismo ed i rischi di radicalizzazione dei detenuti, che comunque sono attentamente monitorati dalla polizia penitenziaria (sono operativi 97 agenti contro i 112 previsti).
“Continueremo a controllare la struttura e a sostenere gli sforzi di miglioramento intrapresi dal direttore – concludono Mariani, Marcucci e Granaiola – in relazione ai lavori che saranno conclusi nel prossimo anno, soprattutto per quanto riguarda l’infermeria”.