
Porcari è un paese sconvolto e in lutto per la drammatica morte del piccolo Gabriele, il bambino di nemmeno due anni, ucciso dalla meningite di tipo C. Per lui è stata vana la corsa dei due giovani genitori al pronto soccorso del San Luca e, poi, il trasferimento d’urgenza al Meyer (Leggi). Un dolore lancinante, impossibile da descrivere a parole, è piombato su tutta la famiglia, spiega chi ha avuto modo di parlare con i parenti. Il sindaco Alberto Baccini, non appena appresa la tragica notizia, si è subito attivato con l’Asl per informarsi sull’accaduto: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che la profilassi era già stata effettuata su chi aveva avuto contatti diretti con il bambino – spiega il primo cittadino -, per cui invito tutti a evitare dannosi allarmismi in questo momento di dolore, ma l’appello che mi sento di fare alle famiglie di Porcari e non solo è quello di vaccinare i propri figli per fermare la meningite. Se avessi potuto farlo, già stamani avrei firmato un’ordinanza per imporre l’obbligo del vaccino a chi è iscritto alle scuole comunali, ma devo muovermi nel solco della legge. Assicuro comunque che faremo tutto quanto in nostro potere per mettere in campo iniziative utili ad evitare altri contagi e altri drammi”.
Il sindaco, in mattinata, ha contattato anche la prefettura di Lucca per capire “gli spazi di manovra” dell’amministrazione comunale: “Come sindaco – spiega ancora Baccini – sono responsabile della salute pubblica e qualcosa sono convinto che le istituzioni debbano fare. Per questo ci stiamo attivando in queste ore”. Baccini ha anche sentito al telefono il sindaco di Capannori, Luca Menesini: all’asilo Mary Poppins di Zone frequentato dal piccolo i bambini sono stati sottoposti alla profilassi. “Il problema riguarda veramente tutti – aggiunge Baccini -: dall’Asl abbiamo ricevuto rassicurazioni: i cittadini devono stare tranquilli ma allo stesso tempo prendere sul serio in considerazione la necessità di vaccinarsi per la prevenzione”.
Contemporaneamente il primo cittadino si è messo in contatto anche con i parenti del piccolo Gabriele, chiedendo di poter parlare con i genitori, che in queste terribili ore sono rimasti sempre vicini al loro povero bambino.