
E’ di Altopascio l’artificiere ferito dall’esplosione dell’ordigno piazzato davanti alla libreria Il Bargello, vicina agli ambienti di Casapound, nel giorno di Capodanno. Si chiama Mario Vece, ha 39 anni, e ad Altopascio vive con la famiglia che adesso sta passando ore di grande apprensione. Ricoverato al Cto di Firenze, rischia di perdere un occhio. In paese la notizia si è diffusa rapidamente e ha generato sgomento e tanta solidarietà nei confronti della famiglia.
Fra i primi a commentare l’accaduto l’ex candidato sindaco e consigliere comunale Francesco Fagni: “Avrei sperato di iniziare l’anno in maniera diversa ma non posso non commentare l’episodio che ha macchiato l’inizio del 2017. Un anno che è iniziato in maniera pessima per un nostro concittadino, Mario Vece, l’artificiere che è rimasto gravemente ferito mentre tentava di disinnescare la bomba trovata davanti al Bargello, libreria di Firenze vicina al movimento di Casa Pound. Sappiamo poco per ora delle sue condizioni e ci basta sapere per ora che non sia in pericolo di vita. Questa è l’occasione per ribadire la nostra più totale vicinanza a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine, che spesso con mezzi non adeguati vegliano per la tranquillità di tutti noi cittadini, mettendo a rischio le proprie vite e la serenità delle proprie famiglie ricevendo per contro stipendi non certo adeguati all’importanza del loro mestiere. E’ anche l’occasione questa – aggiunge Fagni -, per condannare fermamente anche l’attentato di sicura matrice politica, totalmente anacronistico in tempi in cui gli estremismi politici appunto non interessano più a nessuno e dove si dovrebbe fare invece fronte comune contro un nemico “invisibile”, che piano piano distrugge la società occidentale minandone i principi fondamentali, depredandola da ogni qualsivoglia tradizione e turbandone luoghi e momenti sempre più rappresentativi. A Mario e alla sua famiglia tutti i miei più sinceri auguri di pronta guarigione e il ringraziamento per quanto fatto fino ad oggi per garantire la sicurezza dei cittadini italiani”.
“Sono incredula e senza parole”. E’ invece il commento del sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio.
“Un gesto vile e inaccettabile – prosegue -. In un tempo segnato dalla sopraffazione del più forte contro il più debole, dalla facile esasperazione e strumentalizzazione di tutto ciò che è diverso, dalla diffusione di una invisibile guerra tra poveri, che vorrebbe trovarci gli uni contrapposti agli altri, e dalla violenza continua, quotidiana e cieca, quali la guerra e il terrorismo, non è possibile agire attraverso pratiche che hanno come unico obiettivo l’annientamento: morale, dialettico e fisico. A rimetterci, oggi, è stato un giovane uomo, sposato e padre di due bambini, che nel primo giorno dell’anno si è recato al lavoro come una qualsiasi persona onesta, rischiando di non fare più ritorno a casa. Sono vicina alla famiglia e a tutta la Questura di Firenze, nella quale l’artificiere presta servizio. Ho chiamato personalmente il Questore di Firenze per esprimergli la solidarietà dell’amministrazione comunale e della città. Non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno, andrò a trovare Mario all’ospedale per portare di persona a lui e ai suoi familiari l’assoluta vicinanza e l’affetto di tutto il comune di Altopascio”.
Alle voci di condanna e solidarietà si unisce quella di Fabio Barsanti, leader di CasaPound a Lucca e candidato sindaco per il Comune capoluogo.
“Da coordinatore provinciale di CasaPound Italia e da candidato sindaco di Lucca – dichiara Barsanti in una nota – esprimo la mia personale solidarietà e vicinanza all’artificiere ferito e alla sua famiglia. Che una persona possa perdere una mano e un occhio a causa di una violenza stupida ed ingiustificata non è tollerabile, e ci auguriamo che, almeno stavolta, i mandanti e gli esecutori di quello che è un atto terroristico in piena regola possano essere assicurati alla giustizia”.
“Chiediamo altresì che si ponga fine all’ipocrisia generalizzata sul colore politico della violenza – continua Barsanti – che vede istituzioni e media condannare l’episodio senza citare la matrice chiaramente antifascista, che a Firenze compie il terzo attentato in un anno e che anche a Lucca colleziona danneggiamenti alla nostra sede e tentativi di aggressioni. Ricordo ai più distratti, siano essi media o istituzioni, che la bomba era indirizzata a CasaPound: sarebbe quantomeno doveroso esprimere solidarietà al nostro movimento, dato che l’ordigno avrebbe potuto ferire qualsiasi persona passasse da quel marciapiede, compresi i nostri militanti”.
“Condanna del vile atto” arriva anche da Legambiente Lucca che manifesta la propria vicinanza all’artificiere residente nella nostra provincia, “impegnato nel disinnesco di un ordigno posto fuori dalla libreria Il Bargello la notte di Capodanno. Solidarietà all’agente ferito, alla sua famiglia ed ai suoi colleghi”.
“Ferma condanna ad ogni gesto di violenza e all’attacco che ha ferito l’agente a Firenze; a lui e alla sua famiglia vanno la solidarietà e la vicinanza dell’intera assemblea toscana”. Sono invece le parole di Eugenio Giani che, alla ripresa dell’attività istituzionale nel palazzo del Pegaso, ha inteso esprimere la posizione di tutto il Consiglio regionale in merito ai gravi fatti accaduti a Firenze.