Qualità dell’aria, nella Piana la peggiore in Toscana

5 gennaio 2017 | 14:38
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Qualità dell’aria, nella Piana la peggiore in Toscana

Negli ultimi anni la qualità dell’aria in Toscana è migliorata, ma, per il secondo anno consecutivo, il mese di dicembre è stato caratterizzato da una vera e propria emergenza polveri. E la zona di Lucca e della Piana, insieme a quella pistoiese di Montale, ha segnato il record degli sforamenti dei livelli di guardia di polveri sottili per oltre 35 volte (su base annua). Lo conferma il report dell’Arpat.

“Le fonti principali dell’inquinamento atmosferico, ed in particolare delle polveri sottili sono sostanzialmente due nelle nostre città – spiega Arpat -: il traffico ed il riscaldamento. Influenzate a loro volta dalle condizioni climatiche: assenza di pioggia e di vento, alta pressione (la situazione anomala di questi mesi invernali) ne favoriscono la concentrazione e la persistenza”.
In 24 delle 34 stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria in Toscana attive per la misurazione del pm10, nel mese di dicembre si sono registrati 318 superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo (µg/m3) fissato sia dalla normativa europea ed italiana, che dall’organizzazione mondiale della sanità, nelle sue linee guida per la salvaguardia della salute umana da inquinamento atmosferico.
In 17 casi il valore superato è il doppio del limite, cioè più di 100 µg/m3, con un valore massimo raggiunto di 126 µg/m3. In alcuni casi i superamenti ci sono stati quasi tutti i giorni. Le aree interessate dai superamenti sono essenzialmente tutte quelle delle pianure interne, come emerge esaminando la situazione nelle 6 aree omogenee in cui è diviso il territorio regionale (considerando tutte le tipologie di stazione). Fra l’altro si nota che diverse delle stazioni di fondo (che rappresentano il livello medio di esposizione della popolazione) hanno registrato valori di inquinamento più elevati rispetto alle stesse stazioni di traffico.
Il numero massimo di 35 superamenti annui del limite giornaliero per le pm10, previsto dalla normativa, nonostante la situazione critica di dicembre è stato superato solamente in 2 stazioni, come si diceva: da quella di Lucca (Capannori) e da quella di Pistoia (Montale) mentre la centralina di San Micheletto ha raggiunto il limite d 35, rispetto alle 5 del 2015, ad 1 nel 2014 e 5 nel 2013.
Il monitoraggio che svolge Arpat, che mette a disposizione di tutti sul web i dati, è utile ai fini dell’assunzione di decisioni di breve e lungo periodo da parte delle amministrazioni. “Quest’anno nelle zone interessate dalla situazione descritte sono stati ripetutamente adottati dalle Amministrazioni comunali i provvedimenti contingibili urgenti per fronteggiare l’emergenza – ricorda Arpat -. Ciò in seguito ai provvedimenti assunti dalla Regione Toscana, anche alla luce dell’emergenza polveri verificatasi nell’inverno dello scorso anno, ed in particolare all’introduzione dell’indice di criticità della qualità dell’aria, che fornisce una informazione sintetica ed immediata della situazione, sulla cui base è prevista l’attivazione degli interventi contingibili urgenti da parte dei comuni soggetti all’elaborazione ed approvazione dei piani di azione comunale per il pm10 nelle aree di superamento. Fermo restando che per abbattere nel lungo periodo l’inquinamento atmosferico sono necessari interventi strutturali nel campo della mobilità e del riscaldamento, in ogni caso, in presenza di situazioni ripetute di superamenti dei limiti, quali quelle registrate nel mese di dicembre, sono necessari anche interventi di emergenza, che – pur non essendo risolutivi – tuttavia sono rivolti ad attenuare almeno temporaneamente i livelli di inquinamento”.