
Il sistema del nuovo porta a porta in città torna nel mirino dei residenti riuniti nel comitato Vivere il Centro Storico che contestando anche gli aumenti della tariffa criticano anche le modalità di esposizioni all’interno dei sacchetti colorati. “A distanza di pochi mesi dall’entrata in vigore del nuovo Porta a Porta cominciano a manifestarsi alcune evidenti contraddizioni. Fra le modifiche imposte, oltre alla riduzione della frequenza della raccolta, ciononostante un aumento medio del 13% della tariffa, si evidenzia l’ obbligo imposto ai residenti di conferire i rifiuti in appositi sacchetti che non si trovano in commercio e che vengono distribuiti solo ed esclusivamente da Sistema Ambiente”.
“Fino a qui – prosegue la nota di Vivere il Centro storico – niente di particolare, anche se non si riesce a capire perché questo obbligo valga solo per i residenti e non anche per le attività commerciali. I sacchetti vengono forniti in un apposito kit composto da 26 per il non riciclabile, 52 per il multimateriale e 52 per l’organico. Quello che è veramente strabiliante è che questa scorta deve valere per sei mesi dopodiché non se ne possono avere altri fino al semestre successivo. Secondo questa regola, che definire bizzarra appare quantomeno generoso – si aggiunge -, il kit è il medesimo sia per il nucleo familiare composto da una persona come per la famiglia numerosa. Tra l’altro il sacchetto del multimateriale è decisamente piccolo (pochi centimetri in più di quello che si usa per l’organico) e quindi, visto la voluminosità del rifiuto, le famiglie numerose ne devono utilizzare 2 o 3 alla volta. In pratica Sistema Ambiente distribuisce sacchetti che sono sbagliati per le dimensioni, utilizza un concetto senza logica per la loro distribuzione, obbliga i cittadini ad utilizzarli, pena pesanti sanzioni pecuniarie, e poi si rifiuta di fornirli quando gli utenti ne hanno bisogno. Dopo aver accertato che Sistema Ambiente ha provveduto a realizzare le isole a scomparsa senza prima aver redatto l’apposito regolamento che avrebbe dovuto fissare regole tecniche e distanze, così come previsto dalla normativa vigente, non pensavamo che si poteva arrivare al grottesco e cioè rendere obbligatorio l’utilizzo di un sacchetto irreperibile pena pesanti sanzioni pecuniarie. Il presidente dell’associazione Vivere il Centro Storico ha ufficialmente segnalato queste contraddizioni al Comune e alla municipalizzata, informando della sua necessità di conferire i rifiuti utilizzando normali sacchetti, invitando a non sanzionarlo per uno stato di necessità creato dalla stessa Municipalizzata. Sanzione che si presterebbe ad essere impugnata di fronte al magistrato competente con aggravio di costi e risorse a carico della collettività”.