Arrestato per l’accoltellamento del fratello e dello zio

27 gennaio 2017 | 14:00
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Arrestato per l’accoltellamento del fratello e dello zio

di Roberto Salotti
Lo zio è in prognosi riservata, mentre il fratello se la caverà con un mese di cure, ma resterà sfregiato al collo. Lì dove il suo consanguineo Andrea Del Sarto, 44 anni, lo ha colpito con un coltello a serramanico, dopo averlo picchiato al volto e alla testa. L’aggressore è stato arrestato dai carabinieri: è accusato di tentato omicidio e, messo alle strette dai militari del radiomobile diretti dal tenente Rosario Tedesco, ha fatto le prime ammissioni. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Elena Leone, hanno fatto luce sulla violenta lite esplosa nella serata di ieri (26 gennaio) nell’abitazione sulla via Pesciatina a Gragnano, dove vive Andrea Del Sarto (Leggi).

Qui si sono recati il fratello Manolo, 36 anni, insieme allo zio, Francesco Gargano, 53 anni, colpito con almeno due fendenti, uno dei quali lo ha attinto al fegato. Inizialmente apparso meno grave del 36enne è quello che versa nelle condizioni peggiori: in nottata è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e i medici si sono riservati la prognosi. Manolo, invece, se la caverà in 30 giorni.
Con il fratello era in lite ormai da qualche tempo, da quando per la precisione aveva deciso di mettersi in proprio, con l’aiuto dello zio e continuare da solo il lavoro di spazzacamino che prima aveva condiviso con l’aggressore.
Da quel momento erano iniziate le discussioni e i litigi tra i due fratelli, per questioni di soldi legate alla loro occupazione. Ieri sera dopo l’ennesimo diverbio, Manolo insieme allo zio Francesco aveva deciso di andare dal fratello per chiarire definitivamente la situazione. Una volta arrivati alla casa di Gragnano, però, è scoppiata la violenza. Secondo quanto ipotizzato dai carabinieri, infatti, Andrea, temendo di essere aggredito è passato alle mani. Prima si è accanito contro il fratello: lo ha colpito alla testa e poi gli ha sferrato un fendente che lo ha attinto al collo, sfiorando la carotide. Mentre si accasciava perdendo sangue, il fratello prendeva di mira lo zio. Due colpi, uno all’addome: una ferita che lo ha attinto al fegato, provocandogli lesioni gravi.
L’allarme scatta immediatamente: il 118 invia ambulanze e automedica sul posto. I carabinieri arrivano in pochissimi minuti mentre i soccorritori sono ancora sul posto, e questo risulterà poi determinante a chiarire nel più breve tempo possibile la situazione. La scena che si para davanti agli investigatori ha dell’inquietante: lo zio dell’aggressore a terra in una pozza di sangue e suo nipote ferito al collo che perde i sensi dopo essere stato soccorso. Scatta la corsa all’ospedale San Luca in codice rosso, dove entrambi vengono medicati. Ma dagli accertamenti emerge che la situazione più grave è quella di Francesco Gargano che viene operato d’urgenza. Le condizioni di Manolo Del Sarto, invece, migliorano.
Nel frattempo il fratello Andrea rimane a casa: viene torchiato dai carabinieri che raccolgono anche alcuni elementi utili alle indagini. In casa trovano il coltellino a serramanico e un manganello retrattile, che vengono sequestrati. Messo alle strette, l’aggressore fa le prime ammissioni. Racconta di essersi voluto difendere dai parenti, che riteneva lo volessero aggredire.
Viene ristretto nella notte nelle camere di sicurezza della caserma di Cortile degli Svizzeri e poi arrestato su disposizione del magistrato.
Un’indagine lampo quella dei militari del Norm che in poche ore hanno delineato un quadro piuttosto chiaro, non soltanto per ciò che riguarda la dinamica dei fatti ma anche il movente, che appare legato alle questioni di lavoro tra i due fratelli e a vecchie ruggini per motivi di denaro.