
Due colpi, sparati uno dietro l’altro. Una cagnolina, un bell’esemplare di setter inglese, che cade a terra senza potersi più rialzare, freddata barbaramente da un pensionato che le sparò, davanti agli occhi del padrone e della figlia di appena otto anni da cui Duska si era allontanata all’improvviso: un fatto inquietante che accadde a Camigliano nel pomeriggio del 24 febbraio di un anno fa e che sconvolse un’intera famiglia (Leggi). Ora che quella famiglia ha ottenuto il risarcimento in sede civile per l’uccisione della cagnolina, con un grande atto d’amore, ha deciso di destinare in beneficenza i fondi, ottenuti grazie all’assistenza dell’avvocato Francesco Lastrucci e alla consulenza del veterinario Alessandro Bianchi, che eseguì l’autopsia sulla cagnolina.
E ieri sera i proprietari di Duska sono tornati in quello studio, comunicando a Bianchi le loro volontà. Parte del denaro sarà destinato all’ospedale pediatrico Meyer, ma la famiglia intende studiare anche forme per destinare aiuti al canile e ad alcune associazioni di volontariato.
“Sono veramente colpito dal gesto di questa famiglia – commenta Bianchi – che di fronte ad un gesto tanto barbaro dimostra ancora una volta una grandissima umanità. Io stesso ho rifiutato il denaro della mia parcella, in modo che anche quei soldi siano donati in beneficenza”.
Fu il medico ad eseguire l’autopsia e a raccogliere gli elementi necessari per quantificare una richiesta di risarcimento, che è stata accolta quasi per intero dal tribunale dopo che gli inquirenti avevano denunciato un pensionato e vicino di casa della famiglia con l’accusa di aver sparato al cane.
Successe tutto poco dopo le 17 del 26 febbraio scorso in concitati attimi che avevano trasformato la tranquilla passeggiata di un padre e della sua bambina in un vero e proprio incubo. I due erano usciti da poco dalla loro casa che si trova in via dello Stradone e avevano fatto poche centinaia di metri in via della Ralle per portare a spasso una dei tre cani di famiglia,. Ad un certo punto la cagnolina, di 4 anni, e già madre di una bella cucciolata, era sfuggita alla bambina che la teneva al guinzaglio. Insieme al genitore che non si era mai allontanato è corsa dietro alla cagnolina che si è intrufolata in un oliveto vicino ad una abitazione, dove è stata uccisa.
Il proprietario, Carlo Moretti, non era riuscito a vedere chi avesse sparato e aveva dato subito l’allarme ai carabinieri, che dopo le indagini del caso individuarono e denunciarono l’autore.