Pronto soccorso, scatta l’esposto della Cisl

7 febbraio 2017 | 09:44
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Pronto soccorso, scatta l’esposto della Cisl

Parte l’esposto della Cisl Fp per i disagi e le problematiche del pronto soccorso del presidio ospedaliero S. Luca di Lucca. Ad annunciarlo sono il segretario del sindacato Massimo Petrucci e il coordinatore sanità Luciano Cotrozzi.

“Le numerose criticità che quotidianamente si presentano nel servizio sanitario regionale in generale e lucchese in particolare – spiega il sindacato – riportano Cisl fp a ribadire la propria contrarietà alla organizzazione che la regione Toscana ha dato alla sanità”. Nel mirino finisce ancora una volta il modello per intensità di cure, “improntato – si sostiene – sul risparmio attraverso tagli di servizi, dimagrimento di organici e disorganizzata organizzazione delle attività sanitarie, azzerato in altri paesi dove era stato strutturato, dimostra con una frequenza preoccupante i propri limiti. Ciò – aggiunge il sindacato – è dovuto all’impostazione che tiene di conto solo l’aspetto economico anziché l’efficienza dei servizi e la salute dei cittadini. Si è persa la sanità solidaristica e universalistica che un tempo garantiva servizi di qualità e assistenza dignitosa alle persone. Cisl fp rileva come l’arroganza di chi governa la sanità locale sia diventata marchio di fabbrica da mostrare in ogni occasione. Ai cittadini che esprimono critiche – si legge nella nota – viene risposto che le cose non stanno come dicono , o nella migliore delle ipotesi, che provvederanno a eliminare le disfunzioni segnalate, dimenticandosi poi di fare quanto promesso. Ai sindacati non viene data risposta su richieste, segnalazioni, proposte. Cisl fp, stanca di questa situazione e del poco rispetto delle relazioni sindacali, ha deciso di intraprendere importanti iniziative. Nello specifico – si aggiunge -, dopo oltre due anni che si fanno incontri e si parla delle criticità del pronto soccorso del presidio ospedaliero S. Luca di Lucca, in più occasioni anche di fronte al prefetto di Lucca, senza per altro addivenire ad accordi causa il rigido atteggiamento della direzione aziendale, Cisl fp, a tutela dei cittadini e degli operatori del pronto soccorso del S. Luca, ha deciso di presentare un esposto sulle criticità presenti nello stesso pronto soccorso, al procuratore della Repubblica di Lucca, ai Nas, alla Corte dei Conti, al collegio sindacale della Asl toscana nord ovest, al responsabile del centro gestione rischio clinico regionale, al presidente della conferenza dei sindaci Asl toscana nord ovest, al presidente della Regione Toscana, all’assessore regionale della sanità, al ministero della salute, al ministero del lavoro e alle politiche sociali territoriali di Lucca e Massa Carrara”. Nell’esposto vengono segnalate “le criticità che come sindacato – si spiega – abbiamo da tempo rilevato e segnalato alla Direzione aziendale senza che questa le abbia tenute nella giusta considerazione. Anzi, con l’arroganza che la distingue, ha presentato e attuato una riorganizzazione contestata da tutti, sindacati e personale, che a distanza di un mese ha dimostrato di non funzionare. Con quella riorganizzazione Lucca ha perso la medicina d’urgenza che ha sempre dimostrato di ben funzionare, mentre all’interno del pronto soccorso permangono i destini, ovvero il parcheggio di pazienti anche su barelle per molte ore e spesso allocati nei corridoi e con una assistenza insufficiente come numero di personale dedicato. La direzione continua ad utilizzare l’istituto della pronta disponibilità (prevista contrattualmente) in forma illegittima, ovvero per sopperire alle carenze degli organici che vedono la mancanza di tre medici, del direttore del pronto soccorso, di infermieri e di operatori socio sanitari. Ciò nonostante, il giorno dell’attivazione della riorganizzazione sono stati tolti sei operatori socio sanitari e giorni dopo, con modalità non corrette e in forma quasi silente, un infermiere coordinatore è stato spostato in forma part time in altro settore. Nonostante l’impegno assunto dalla direzione aziendale di fronte al prefetto – attacca Cisl Fp, non è stato ne presentato ne attivato il piano di iper afflusso. La direzione non ha fatto interventi per impedire che gli infermieri del pronto soccorso sono costretti ad allontanarsi dal proprio posto di lavoro per andare in radiologia quando devono essere espletati esami con mezzo di contrasto. E’ da sottolineare come gli spazi all’interno del pronto soccorso siano insufficienti e ristretti : stanze senza finestre dove trovano ricovero provvisorio gli utenti , spesso in numero consistente per ciascuna stanza, senza neppure tendine divisorie tra un letto e l’altro. Tutti questi problemi la riorganizzazione attuata dalla direzione non li ha risolti. Permanendo queste criticità, viste le modalità che la stessa direzione aziendale ha adottato per l’attivazione di una riorganizzazione fatta in modo unilaterale, Cisl fp si schiera a tutela di utenti e operatori presentando l’esposto sopra richiamato perché, in caso di episodi di malasanità dovuti alla mancata risoluzione delle criticità da Cisl fp rilevate, chi di dovere intervenga”.