
Trecento venti grammi di cocaina venduta in dosi, per un incasso di almeno 32mila euro e più di un chilo di hashish piazzato nel mercato al dettaglio per un valore di 11.500. E’ questo, secondo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Viareggio il giro gestito da tre marocchini almeno dal settembre scorso e che sono stati colpiti nelle ultime ore da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Lucca. In manette sono finiti Lamim Ajop, 24 anni, Abdelhak Laamim, 28 anni, e Hicham Zitoun, 32 anni. Insieme a loro è stato arrestato anche Hassan Jangar, anche lui marocchino, di 49 anni, accusato di favoreggiamento personale.
Le indagini presero le mosse dai controlli a Viareggio, in via Santa Maria Goretti, luogo che i carabinieri avevano individuato come nuova piazza dello spaccio dei tre, che, è emerso poi, cambiavano in continuazione i luoghi degli incontri con i clienti, nella zona fra Viareggio e Lido di Camaiore. II in via Santa Maria Goretti risale al 12 settembre scorso: i carabinieri avevano notato un giovane italiano confabulare con uno dei marocchini sospetti, ma, fermato, aveva spiegato di aver chiesto all’altro indicazioni stradali. Qualche tempo dopo fu controllato di nuovo ma a venne trovato con droga che disse di aver acquistato da uno straniero.
E’ stata quindi in breve tempo avviata una specifica attività di indagine che veniva condotta tramite lunghi servizi di osservazione ai quali sono seguiti mirati interventi finalizzati a bloccare e controllare i numerosi clienti che si rifornivano dai 3 cittadini extracomunitari. Nel breve volgere di un mese è stato accertato che i 3 cittadini marocchini avevano creato un’efficiente rete di spaccio che operava tra Viareggio e Lido di Camaiore. Infatti al fine di evitare i controlli operati dalle forze di polizia gli incontri venivano stabiliti sempre in luoghi differenti tramite preventivi contatti telefonici. Il lungo elenco di affezionati clienti poteva rifornirsi a qualsiasi ora del giorno dai 3 stranieri sia di cocaina che di hashish.
Gli indagati, attivi in zona sin dall’estate del 2015, nel tempo, secondo l’accusa, sono riusciti ad approvvigionare ingenti quantità di stupefacente che poi venivano rapidamente rivenduti ai numerosi acquirenti che provenivano anche dalle province limitrofe.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati alla Casa circondariale di Lucca a disposizione dell’autorità giudiziaria mentre al solo Hassan Jangar, arrestato in flagranza, dopo la convalida dell’arresto, sono stati concessi i termini a difesa ed è stato rimesso in libertà in attesa delle prossime udienze.
Tutti gli acquirenti identificati saranno segnalati alla Prefettura di Lucca per le pratiche burocratiche previste per gli assuntori di sostanze stupefacenti.