


Una vita spezzata all’improvviso, a soli 34 anni. E una tragedia impossibile da descrivere a parole per un’intera famiglia di Segromigno in Piano. Per Michele Lo Muscio è stato tutto vano: si è accasciato davanti agli occhi della madre, dopo aver pronunciato qualche parola stentata: “Mamma, mi sento male”. Quelle poche sillabe il cui ricordo sta prostrando la donna, che stanotte quando il figlio l’ha svegliata in camera da notte ha chiamato subito il 118. Purtroppo, tutto inutile. Michele non è riuscito più a rialzarsi dai suoi piedi e sono stati vani i tentativi di rianimarlo. Morte naturale, il verdetto del medico arrivato attorno alle 5,20 nella casa dove si è consumata la tragedia, in via don Emilio Angeli, accompagnato dall’ambulanza della Croce Verde di Porcari.
A confortare i familiari anche i carabinieri del Norm, che sono stati avvisati all’alba dell’improvviso e prematuro decesso. Ma per gli investigatori, che hanno ascoltato il racconto disperato della madre di Michele, non ci sono dubbi per confutare la tesi del medico, che comunque ha richiesto, come atto dovuto, un’autopsia sul cadavere del 34enne, trasferito in mattinata all’obitorio del Campo di Marte. Le indagini sono concluse, ma resta l’immenso dolore per la scomparsa di un così giovane uomo.
Michele era andato a dormire nella camera della casa dove viveva con i familiari. Erano da poco passate le 5 del mattino quando, nel letto, ha iniziato ad accusare forti dolori al petto. Nonostante fosse piegato dai dolori, è riuscito ad alzarsi e a raggiungere la camera della madre: “Sto male”. Poi, più nulla: si è accasciato a terra ed è morto. Quando i soccorritori del 118 subito dopo allertati sono giunti in quella casa, i parametri vitali del giovane, che soffriva di alcuni problemi di salute congeniti, erano già irrimediabilmente compromessi: il sospetto è che possa averlo ucciso un arresto cardiaco. I familiari, i parenti e gli amici sono sconvolti e la notizia della drammatica morte di Michele si è diffusa rapidamente in paese, dove il 34enne era molto conosciuto. Nella sua breve vita aveva fatto il barista e l’animatore di eventi in alcuni locali della Piana di Lucca. Lascia nella disperazione la famiglia e la compagna Monica.