
Sarà necessario attendere i risultati dell’esame tossicologico per conoscere le cause del decesso dei due giovani profughi trovati senza vita in una struttura di accoglienza a Retignano, in Alta Versilia. L’autopsia, effettuata oggi all’obitorio dell’ospedale di Lucca dal medico legale Stefano D’Errico, non avrebbe dato risposte certe, anche se sull’esito c’è il massimo riserbo.
I carabinieri di Viareggio e la polizia di Lucca lavorano in tutte le direzioni: ad oggi nel fascicolo aperto dalla procura non ci sono indagati. L’ipotesi di avvelenamento accidentale (dovuta a qualche erba raccolta o comprata, o a cibo avariato) è una pista, ma gli inquirenti non si vogliono sbilanciare. Gli inquirenti e i tecnici dell’Asl hanno anche effettuato controlli in un negozio a Montecatini Terme e in un’abitazione a Camaiore. Nel paese della Versilia i controlli hanno riguardato alcuni gamberi essiccati in proprio da una donna, di origine nigeriana.