Bus multato due volte, ma era tutto in regola

2 marzo 2017 | 12:36
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Bus multato due volte, ma era tutto in regola

Ci sono voluti quasi due anni, ma alla fine la società di autolinee Fratelli Verona di Pietrasanta ha vinto il braccio di ferro con il Comune di Camaiore. L’autobus al quale nella primavera 2015 gli agenti della polizia municipale contestarono la mancata revisione, sanzionandolo con ben due verbali e decretandone il fermo amministrativo, era in realtà perfettamente in regola e poteva circolare. A certificarlo, dopo i precedenti pronunciamenti della Motorizzazione Civile, della Prefettura e del Giudice di Pace, è stato nei giorni scorsi il Tribunale di Lucca che ha accolto il ricorso in appello dell’azienda mettendo così la parola fine alla tormentata vicenda. “Peccato davvero per questo spreco di tempo e di denari, per noi e per il Comune, quando era chiaro fin dall’inizio che la conclusione sarebbe stata questa”, dichiara Riccardo Verona, contitolare della società di autolinee. “Da parte dell’allora comandante della polizia municipale di Camaiore, oggi in pensione, sarebbe bastato solo un po’ di buon senso e di umiltà”.

La vicenda destò scalpore perché il bus dei Fratelli Verona fu fermato in via Italica a Lido di Camaiore durante un servizio di linea sulla tratta Viareggio-Casoli con a bordo numerosi passeggeri. Era il 25 marzo 2015 e gli agenti della polizia municipale, in forza dei dati forniti dall’apparecchiatura Targa System, contestarono la mancata revisione del mezzo, comminando una sanzione di 236,60 euro e annotando l’infrazione sulla carta di circolazione. Successivamente il Prefetto annullò il provvedimento, ma non prima che gli agenti fermassero di nuovo il mezzo elevando una multa ancor più pesante – 1940 euro – e decretandone il fermo amministrativo. Il giudice di pace, al quale i Fratelli Verona si appellarono, sospese il secondo provvedimento ma poi dette ragione al Comune. Da qui l’appello in tribunale e, il 24 febbraio scorso, l’accoglimento dello stesso da parte del giudice. “Confortati anche da un parere della Motorizzazione Civile, abbiamo sempre fatto presente che il bus rispettava in pieno la legge, essendo stato reimmatricolato nell’ottobre 2014 per il servizio pubblico di linea – spiega Verona -. La ‘visita e prova’ effettuata in tale circostanza, a norma dell’articolo 75 del Codice della Strada, lo assolveva dall’obbligo di revisione annuale. L’apparecchiatura Targa System forse non teneva conto di questa circostanza, ma ciò non significava in automatico che il nostro mezzo fosse fuori regola. Il giudice adesso ha riconosciuto le nostre ragioni e ne siamo felici. Ma se penso che abbiano dovuto penare per quasi due anni. Ci riserveremo adesso di decidere se procedere con una richiesta di risarcimento danni”.