
“Superare le misure palliative ed elaborare un programma strategico e coordinato di contrasto allo smog”. Legambiente Capannori e Piana lucchese torna sul tema dell’inquinamento da polveri sottili ed invita ad affrontare “con lungimiranza la grave emergenza ambientale che affligge la Piana di Lucca”. Per questo l’associazione per bocca del presidente Giordano Del Chiaro invita gli enti preposti a mettere in campo progetti per la mobilità sostenibile e per ridurre l’impatto sull’ambiente.
“Si tratta di un tema, in realtà, su cui i cinque comuni del comprensorio da due anni stanno lavorando in modo congiunto – spiega Legambiente -, ma i divieti di accensione dei caminetti e lo stop alla circolazione dei vecchi veicoli diesel, previsti dal Pac e poco rispettati dai cittadini, non hanno contribuito al miglioramento della qualità dell’aria; anzi, i numeri sull’inquinamento atmosferico continuano a far paura, portando la Piana di Lucca ai livelli delle città metropolitane. Conferma il trend negativo il dossier di Legambiente Toscana Mal’Aria 2017: maglia nera per Capannori che nel 2016 ha raggiunto 44 superamenti del limite giornaliero di pm10 (50 µg/m3); la situazione non migliora ad inizio 2017, con 24 superamenti per i soli mesi di gennaio e febbraio. Dati molto critici anche per le centraline del comune capoluogo”.
“I cittadini della Piana non possono continuare a respirare un’aria malata- afferma il presidente Giordano Del Chiaro -. Le istituzioni non sono state inerti, ma i dati evidenziano come le sole misure restrittive ed emergenziali non producano risultati utili, se non affiancate da strumenti di carattere strutturale e programmatico. Su questo fronte le Amministrazioni locali devono concentrare gli sforzi e la Regione assicurare maggiori risorse. La nostra ricetta contro l’inquinamento guarda in tre direzioni: incentivo della mobilità sostenibile, riduzione delle emissioni dei plessi industriali mediante l’applicazione di nuove tecnologie e maggiori controlli,modernizzazione dei sistemi di riscaldamento ed efficientamento degli edifici”.
Secondo Legambiente Capannori e Piana di Lucca “ai fini della promozione della mobilità sostenibile occorre ampliare tratte e fasce orarie del trasporto pubblico (sopratutto nelle periferie) e prevedere la gratuità del servizio per gli studenti. Si auspica che il trasporto pubblico per i ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo sia gratuito e che giovani under 30 ed anziani possano godere di tariffe agevolate. A Capannori – dove già è stato introdotto il servizio navetta per raggiungere la città di Lucca da Piazza Aldo Moro – occorre garantire un maggiore collegamento tra le singole frazioni, avendo a riferimento i principali centri di interesse (mercati, scuole, centri culturali)”.
E’ necessaria poi “l’estensione del progetto Piedibus, un gruppo di volontari accompagna a piedi i ragazzi nelle aule scolastiche dopo averli presi in custodia dai genitori presso un luogo di ritrovo. Il progetto, gestito dalla nostra associazione e attivo presso la scuola di Lunata, dovrebbe essere esteso alle altre scuole elementari della Piana, secondo un piano organico condiviso da tutti i Comuni aderenti al Pac. Questa è l’unica possibilità, insieme all’introduzione del trasporto pubblico gratuito, per evitare il congestionamento di auto negli orari di ingresso ed uscita da scuola e le conseguenti emissioni”.
Legambiente propone poi di “implementare la rete di piste ciclabili ed introdurre un sistema di bike-sharing, che consenta ai cittadini di fruire di biciclette elettriche a prezzi contenuti, nonché un progetto di ciclabilità organizzata per gli studenti delle scuole medie” e di “incentivare – si legge ancora nella nota – il trasporto ferroviario di merci ed attivare i presenti, ma mai utilizzati, tronchetti ferroviari: molte imprese del territorio dispongono di tronchetti ferroviari che consentirebbero – sopratutto a Capannori – di collegarsi con il vicino scalo merci del Frizzone. Si tratterebbe, oltre che di una buona pratica ambientale, anche di un importante opportunità economica per le imprese”.
Tra le proposte c’è anche quella di “installare punti di ricarica per le auto elettriche: il futuro del trasporto su gomma – osserva il presidente Del Chiaro – è elettrico e comunque senza petrolio. Una recente legge statale obbliga i comuni, entro la fine del 2020, a realizzare un numero adeguato di punti di ricarica per auto elettriche; analogo obbligo sarà previsto per i privati in caso di costruzione di nuovi edifici di grandi dimensioni. Ma occorre partire e muoversi in questa direzione”. Necessario anche “promuovere il car pooling: ridurre la circolazione di auto attraverso la condivisione degli spostamenti, per chi si reca a scuola e a lavoro. L’azione politica – si legge ancora nella nota – deve poi incentivare il miglioramento dei sistemi di riscaldamento degli edifici: importante fornire contributi economici per l’installazione di termocamini (con livelli di efficienza economicamente accessibili), pompe di calore e caldaie a gassificazione; sarebbe anche necessario imporre un limite ai termostati a 19-20 gradi, a partire dagli edifici pubblici e dalle grandi imprese”.
“Abbiamo appreso che il Presidente della Provincia sarà presente ad un Tavolo di coordinamento permanente contro l’inquinamento atmosferico convocato in Regione il prossimo 7 marzo: confidiamo – conclude Del Chiaro -che porti in modo forte e deciso le proposte da noi avanzate, facendo sentire la voce dei cittadini della Piana di Lucca”.