
I latrati dei cuccioli si sentivano da lontano, ma il recinto isolato in mezzo alla campagna di Lucca, era ben nascosto. Dietro una rete fatiscente, coperti a malapena con lamiere, tavole o altri materiali di fortuna, c’erano cani da guardia che facevano da improbabili sentinelle ad un canile clandestino dove venivano allevati cani di una razza pregiata, venduti poi al nero e senza alcun rispetto della normativa in materia. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri forestali del nucleo investigativo di Lucca, allertati dalla stazione dei militari di San Concordio.
Quando sono entrati all’interno della recinzione hanno trovato, circondati da ben trenta cani, di cui diciotto cuccioli pronti per la vendita, tutti ammassati in box di misure inadeguati e non idonei a garantire condizioni igienico sanitarie soddisfacenti, privi di apparati di canalizzazione e smaltimento dei liquami, che erano ammassati in un angolo.
La razza degli animali, american staffordshire terrier, è pregiata e gli animali, la cui vendita, per l’accusa, veniva anche pubblicizzata su internet, costituivano un cospicuo reddito alle persone che gestivano il canile abusivo, che sono stati multati e che rischiano una denuncia penale. Gran parte degli animali presenti non era infatti iscritta al registro canino e non aveva il microchip obbligatorio. Nonostante ciò, sostengono gli investigatori, ai compratori veniva fornito il pedigree del cane, che invece può essere emesso solo in presenza di quei requisiti. Per questo reato, e per accertare la destinazione dei cani già venduti, sono tutt’ora in corso accertamenti. In ogni caso i gestori del canile sono stati sanzionati per una serie di violazioni amministrative. Inoltre, è stato loro prescritto di provvedere con urgenza all’applicazione dei microchip identificativi a tutti i cani che ne erano sprovvisti, per la registrazione all’anagrafe canina, ed è stato chiesto al sindaco di disporre il trasferimento urgente di tutti gli animali in strutture autorizzate. Parallelamente la polizia municipale ha rilevato una serie di struttura realizzate abusivamente al servizio del canile e ha proceduto al loro sequestro, denunciando i responsabili del canile.