G7 ministri esteri, al lavoro per la sicurezza

20 marzo 2017 | 16:30
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G7 ministri esteri, al lavoro per la sicurezza

Venti giorni al G7 dei ministri degli esteri, ma dal punto di vista della sicurezza è ancora tutto da definire. Nonostante gli incontri che si susseguono ormai da mesi, in attesa dell’evento che interesserà la città il 10 e l’11 di aprile, ancora non è chiaro quale sarà il piano per garantire l’ordine pubblico nei due giorni che vedranno in città i ministri degli esteri delle sette più importanti potenze mondiali. Di certo c’è solo che la città avrà uno schieramento di forze dell’ordine ben superiore rispetto alla recente visita del presidente della Repubblica Mattarella, che presidieranno principalmente il centro storico e i suoi accessi e le aree dove si svolgeranno i meeting fra i ministri: Palazzo Ducale e Palazzo Orsetti, nonché il tragitto che collega i due palazzi pubblici. Da decidere, invece, quale sarà l’ampiezza della cosiddetta zona rossa, quella che dovrà insomma restare libera dall’accesso di pedoni ed auto se non autorizzati. Se, cioè, riguarderà solo le zone limitrofe a piazza Grande oppure avrà un raggio più ampio, con i conseguenti disagi per i residenti e le attività professionali e commerciali. Sempre da comunicare, nonostante manchino dieci giorni all’evento, anche le modalità per i permessi e le autorizzazione per il transito dei residenti nelle zone interessate dall’evento internazionale.

Da Palazzo Orsetti, comunque, in queste settimane si sono susseguiti i contatti con il ministero dell’interno e il ministero degli esteri, per capire la logistica e il programma dell’organizzazione e, soprattutto, per capire quali delle spese previste saranno a carico dell’amministrazione. L’amministrazione comunale, infatti, vorrebbe che il passaggio dell’evento in città, che pure ha già attirato l’attenzione della stampa nazionale e internazionale, al lavoro per programmare iniziative speciali che dovrebbero dar lustro alla città di Lucca, non fosse un “salasso” per le casse, già messe a dura prova del Comune. L’altra preoccupazione del Comune è quella della sicurezza. Fin dal primo incontro, quando è stata ufficializzata Lucca come sede del G7 dei ministri degli esteri, lo stesso sindaco, Alessandro Tambellini, ha messo l’accento sull’ordine pubblico non solo da garantire per il centro storico, anche più facilmente controllabile per la sua conformazione, ma anche nella prima periferia.
Inevitabile pensare, infatti, al controvertice che i movimenti antagonisti lucchesi stanno organizzando nei giorni della presenza dei ministri in città, che culminerà con un corteo il cui concentramento è previsto in piazzale don Baroni. Il timore è che, oltre ai militanti locali, possano arrivare rappresentanti di movimenti, non solo dall’Italia, che possano aumentare i problemi e i rischi di ordine pubblico per i giorni del summit.
Ultimo capitolo, quello delle scuole. E’ assai probabile, infatti, che nei giorni del vertice gli istituti scolastici non solo del centro cittadino ma anche alcuni della prima periferia, restino chiuse sia per motivi di sicurezza sia per diminuire il flusso di spostamento di vetture private sulla circonvallazione, che sarà anch’essa presidiata con attenzione dalle forze dell’ordine.

Enrico Pace