





Il fumo si è sprigionato all’improvviso dalla parte posteriore del bus di linea: era il motore che stava prendendo fuoco dopo essersi surriscaldato. E’ successo su un mezzo ex Vaibus della linea extraurbana per Castelnuovo Garfagnana, in viale Carlo Del Prete, attorno alle 6,50 di stamani (21 marzo). A dare l’allarme è stato il conducente che si è fermato a lato della carreggiata dopo aver notato il fumo.
Ctt Nord si è subito attivata, provvedendo ad un primo intervento di spegnimento con gli estintori in dotazione e quelli portati sul posto dalla squadra di addetti dell’azienda. I vigili del fuoco sono arrivati sul posto per completare la messa in sicurezza. Per fortuna si è trattato di un principio d’incendio, e non ci sono state altre conseguenze. A bordo, oltre all’autista, c’era soltanto un passeggero, rimasto illeso.
Di sicuro un episodio che riporta l’attenzione sullo stato dei mezzi del trasporto pubblico locale e che non è isolato seppure abbastanza raro sulle linee di Lucca, anche se, spiega Ctt Nord, il bus in questione non ha subito danni irreparabili e potrà essere riparato. Durante le operazioni dei vigili del fuoco, il traffico ha subito dei rallentamenti. La carreggiata infatti è stata ristretta in corrispondenza del bus per consentire l’intervento dei pompieri in sicurezza. Intervento che si è concluso attorno alle 8.
L’episodio ha scatenato polemiche. Dura, ad esempio, la reazione della consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle di Lucca, Laura Giorgi, secondo cui il mezzo era stato da poco sottoposto a manutenzione: “Si continuano a spendere soldi pubblici per ricorsi al Tar relativi alla gara del trasporto pubblico e intanto i pullman vanno a fuoco, la biglietteria a Lucca in piazzale Verdi non è a norma e in particolare mancano le strutture per l’accesso ai disabili e i bagni per l’utenza. La biglietteria alla Stazione, completamente ristrutturata e spaziosa, è invece chiusa. Perché? E’ vero che per questa struttura si continua a pagare un canone assurdo? Chi è il proprietario di quest’immobile?”.
I disagi sui bus, secondo la consigliera comunale, sono all’ordine del giorno: “Ieri a Castelnuovo 30 ragazzi e ragazze dell’Itc – racconta – sono rimasti a piedi perché i pulman erano troppo pieni, e questo succede anche a Lucca, Viareggio e altri luoghi. Il trasporto pubblico, a Lucca, è ridotto in tale stato per le scelte sbagliate di questa amministrazione, sottomessa alla Regione e al suo presidente. Il sindaco Tambellini, all’epoca, si mostrò sordo alle richieste di chi chiedeva di non liquidare il Clap, che era anche sangue e cuore dei lucchesi e garanzia sia di chi ci lavorava che delle aziende dell’indotto. A chi chiese invano di imporre a Pisa, Livorno e Pistoia e ai privati, che non avrebbero avuto possibili alternative, di scegliere l’Ati per partecipare alla gara del gestore unico. Per risolvere il problema del trasporto pubblico, ora che è ridotto malissimo, bisognerà sudare sette camicie: speriamo che finalmente prevalga l’interesse di chi i mezzi pubblici deve usarli e non dei politici o dirigenti aziendali. Magari speriamo si finisca di spendere soldi pubblici per ricorsi su una gara già vinta, ricorsi che sanno più di attaccamento alla poltrona che altro”.