Scontro tra candidati sindaco sul canile abusivo

21 marzo 2017 | 15:24
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Scontro tra candidati sindaco sul canile abusivo

Sono ormai giorni che alcuni gruppi di animalisti e volontari del canile di Pontetetto sono in apprensione per la sorte dei 30 cani – esemplari di American Staffordshire Terrier e Dogo Argentino – trovati dai carabinieri forestali in un canile abusivo a Meati. E il caso di questi animaletti è stato al centro anche di uno scontro a distanza tra candidati sindaci: Remo Santini da un lato e Alessandro Tambellini dall’altro. Il destino di quelle bestiole, è stato spiegato dagli inquirenti, sta seguendo quanto prescritto dalla legge e dall’iter amministrativo che viene attivato in casi come questo. La conferma arriva oggi dal sindaco Alessandro Tambellini dopo che questa mattina (21 marzo) il candidato sindaco del centrodestra Remo Santini, facendo un sopralluogo alla struttura, ha pubblicato un video di “denuncia” riprendendo i cuccioli ancora in quel canile di fortuna “in una condizione indecente”.

Santini ha rivolto accusa al Comune, tacciato di “sciacquarsi la bocca con proclami animalisti”, salvo poi non intervenire. Al riguardo il sindaco Tambellini ha risposto con un altro post su Facebook, pubblicando gli atti dei carabinieri e la mail con la quale la referente del Comune ha scritto (il 14 marzo scorso) al canile per chiedere la disponibilità ad accogliere gli amici a quattro zampe. Ma prima del trasferimento, come hanno spiegato anche i carabinieri, sono necessari una serie di passaggi: prima di tutto è stato intimato ai gestori di provvedere all’iscrizione degli animali in questione all’anagrafe canina. Soltanto dopo avverrà il trasferimento al canile.
“Probabilmente – scrive Tambellini – il candidato sindaco della Lega Nord, FI e FdI è nervoso perché gli animalisti e ambientalisti di Lucca hanno scelto di condividere un progetto politico a sostegno della mia candidatura. Altrimenti non si spiegherebbero i motivi di questa sceneggiata da sciacallo a Meati. Il Comune ha fatto tutto quello che era nelle sue competenze per adempiere alle prescrizioni dei carabinieri”.
“Ricostruisco per lui la vicenda – aggiunge il primo cittadino -, magari è l’occasione per imparare qualcosa di come funziona la pubblica amministrazione. C’è stata un’indagine dei carabinieri che ha trovato alcune violazioni amministrative in un canile abusivo in località Meati. I cani erano senza chip e quella situazione non era legittima. I cani non devono né possono stare lì. Appena abbiamo ricevuto la relazione dei carabinieri (che il sindaco pubblica su Facebook, ndr) il Comune si è attivato con concreti atti amministrativi, cioè un’ordinanza del dirigente competente che ha adempiuto pedissequamente alle prescrizioni dei carabinieri. Abbiamo opportunamente e prontamente ordinato il trasferimento dei suddetti cani ad una struttura adibita a canile. Cominciamo male, caro Santini”.