



Era un esperto di lanci, ma è stato tradito dalla vela di un nuovo tipo di tuta che stava provando per la prima volta. Nicola Galli, 37 anni, di Pieve di Compito, è morto stamani (1 aprile) durante un incidente mentre faceva base dumping, sulle Pareti Zebrate di Pietramurata, in Trentino, uno dei luoghi preferiti dagli amanti di questo sport estremo ma che si è trasformato all’improvviso, poco dopo le 9, nello scenario di una tragedia.
Nicola aveva raggiunto la vetta del Monte Brento, insieme ad altri jumper. Una passione, la sua, che condivideva con tanti amici e con la fidanzata Beatrice Bellettini, iniziata a Lucca, nel 1996. Tanti anni di esperienza non sono serviti a salvargli la vita.
Secondo una prima ricostruzione, Nicola, dopo la fase di lancio avrebbe avuto delle difficoltà a manovrare la vela e sarebbe precipitato su una parete rocciosa al di sotto del punto da cui aveva ‘saltato’. A dare l’allarme sono stati gli amici che si trovavano con lui e che non hanno potuto fare nulla per aiutarlo. Gli uomini del soccorso alpino e l’elicottero del nucleo provinciale trentino, una volta ricevuto l’allarme, hanno raggiunto il monte Brento, ma per il jumper lucchese non c’era più nulla da fare.
Nicola era un iscritto del gruppo Anpdi Viareggio e Versilia, ma la sua passione per questo sport che consiste nel lanciarsi nel vuoto da pareti rocciose e poi atterrare con l’uso del paracadute, comincia per lui quando aveva soltanto 16 anni. Il primo lancio risale infatti al 1996 a Tassignano: da quella data ad oggi era diventato istruttore e era riuscito a lavorare con la sua passione, ottenendo un posto in una ditta pisana come ripiegatore ufficiale di paracaduti d’emergenza.
Qualche anno dopo il primo lancio, nel 1999, aveva ottenuto la licenza di paracadutismo e nel settembre 2000 aveva conseguito anche il brevetto di paracadutismo militare e quello di ripiegatore di paracadute militare e civile, tra il 2000 e il 2001, ma Nicola non ha sceltop la strada del paracadutismo militare: per lui ‘saltare’ era una passione da condividere con gli amici, amanti dei lanci nel vuoto. Il suo amore per quel brivido lo aveva portato anche all’estero. Galli si era lanciato in Francia, Svizzera, Florida e perfino Norvegia.
Galli da qualche tempo si era trasferito in provincia di Pisa dove lavorava, con la fidanzata di Ponsacco, ma a Pieve di Compito ha vissuto fino a pochi anni fa ed era molto conosciuto tra i paracadutisti che si lanciano a Tassignano. Sconcerto e dolore anche all’Anpdi di Viareggio: “Era un nostro iscritto – confermano -, la famiglia si sta recando in Trentino. Una vera disgrazia”.
Galli, dopo aver ottenuto il brevetto, lavorava da diversi anni come ripiegatore ufficiale di paracaduti d’emergenza alla ditta Dbs Avio Para Service di Pisa.
Rob. Sal.