Blogger lucchese fermato in Turchia: sarà espulso

11 aprile 2017 | 13:44
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Blogger lucchese fermato in Turchia: sarà espulso

Sono ore di grande apprensione per la sorte di Gabriele Del Grande, il documentarista e blogger lucchese, fermato ieri in Turchia durante un controllo di polizia al confine con la Siria. Del Grande resta al momento in stato di fermo nella provincia sudorientale di Hatay ma dovrebbe essere espulso dal Paese con un provvedimento amministrativo e rimandato in Italia entro 2-3 giorni. Lo riferiscono all’Ansa fonti diplomatiche italiane, in diretto contatto con le autorità locali. Riguardo alle sue condizioni, al momento non vengono segnalati motivi di preoccupazione. Le ragioni ufficiali del fermo restano ignote. Del Grande, che si occupa di migrazioni e rifugiati siriani, era giunto in Turchia qualche giorno fa per realizzare alcune interviste. A chiedere il suo immediato rilascio anche il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini: “Conosco il giornalista Gabriele Del Grande, fermato in Turchia al confine con la Siria. Apprezzo molto il suo lavoro, perché ha il coraggio di fare denunce importanti nella società di oggi – scrive Menesini su Facebook -. Chiedo al Governo e ai nostri rappresentanti nelle istituzioni nazionali Andrea Marcucci e Raffaella Mariani di attivarsi per il rilascio. Che sia rilasciato. Subito. Mando un grande abbraccio di solidarietà a lui e alla sua famiglia”.

Mobilitata anche la Federazione nazionale della stampa italiana che “è vicina al blogger e documentarista Gabriele Del Grande, fermato ieri dalle autorità turche al confine con la Siria. Auspichiamo il suo pronto rilascio e l’immediato ritorno in Italia e intanto ringraziamo le autorità diplomatiche italiane, che sin dal primo momento hanno seguito con grande attenzione la vicenda”. E’ quanto affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
“Questo episodio – proseguono i vertici Fnsi – conferma le condizioni insostenibili in cui sono costretti i giornalisti e la libertà di stampa in Turchia. Per tornare a denunciare questa situazione, il 2 maggio la Federazione della Stampa, insieme con Articolo21, Amnesty International Italia, Usigrai, Odg Lazio, Pressing NoBavaglio e altre associazioni, sarà davanti all’ambasciata turca a Roma per un sit-in nel corso del quale saranno letti i 149 nomi dei giornalisti rinchiusi nelle carceri del Paese”.