





“Carenza di risorse per addestramenti e formazione, automezzi fatiscenti, sedi di servizio decadenti”. Sono soltanto alcune delle motivazioni della mobilitazione dei vigili del fuoco di Lucca che questa mattina (27 aprile) sono scesi in piazza per protestare. Una delegazione ha raggiunto a piedi dalla caserma di via Barbantini piazza Grande, sfilando in via Fillungo. Attorno alle 10 i rappresentanti sono stati ricevuti dal prefetto dopo la rottura delle trattative sindacati e della mancata conciliazione.
Lo stato di agitazione era stato dichiarato già nel febbraio scorso dall’assemblea dei vigili del fuoco della provincia di Lucca, a cui hanno partecipato 100 persone. Un tentativo di conciliazione, invece, è fallito lo scorso 14 marzo. Il 3 aprile scorso, così, i sindacati si erano rivolti al prefetto per chiedere un incontro che si è svolto questa mattina.
La mattinata è iniziata attorno alle 9,30 con una semplice sfilata dei vigili del fuoco per le vie del centro storico fino a piazza Napoleone, dove si è formato un presidio composto da circa 70 rappresentanti del corpo. Alle 10 la delegazione dei sindacati del settore è stata ricevuta dal prefetto Maria Laura Simonetti. I rappresentanti dei lavoratori hanno rappresentato al capo dell’ufficio territoriale del governo un clima di non serenità all’interno del comando e delle sedi provinciali e hanno lamentato una serie di criticità di cui il prefetto ha detto di volersi far carico. In particolare, è stato richiesto di indicare le criticità in una nota, che nei prossimi giorni sarà trasmessa alla prefettura. I sindacati hanno anzitutto lamentato la carenza di personale e hanno fatto presente la “fatiscenza di molti mezzi di soccorso” e delle caserme sul territorio provinciale.
FOTO – Corteo e presidio dei vigili del fuoco (di D. Bertuccelli)