Due operatori feriti a Pontetetto, sospesa sgambatura

29 aprile 2017 | 12:36
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Due operatori feriti a Pontetetto, sospesa sgambatura

L’attività di sgambatura, il momento in cui i cani del canile di Pontetetto vengono affidati ai volontari per andare a passeggio e uscire dalla gabbia, è sospesa fino a nuova decisione. Questa in sintesi la comunicazione affidata alla pagina Facebook dell’Enpa di Lucca – canile di Pontetetto su indicazione della direttrice Sandra Palmucci, apparsa alcuni giorni fa e che riportiamo integralmente: “La sgambatura – si legge – è sospesa fino a nuova comunicazione perché il comportamento poco opportuno di alcune volontarie ha fatto sì che succedessero due infortuni in una settimana a due operatori, dopo che per mesi è stato chiesto di attenersi alle regole scritte della sgambatura”.

Una comunicazione sicuramente singolare che ha incuriosito molti e che nasce da due episodi ben precisi. Nel corso del mese di aprile, infatti si sono verificati due casi di operatori feriti che sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso. In un caso un cane, al momento in cui doveva rientrare nel suo recinto dopo la sgambatura ha morso un operatore a un dito, causandogli lesioni piuttosto serie che i medici del pronto soccorso hanno giudicato guaribili in 20 giorni. Pochi giorni dopo, sempre nel corso del mese di aprile, un altro cane, sempre al termine della sgambatura ha manifestato un comportamento aggressivo, causando alcuni graffi a un altro operatore che per sicurezza si è rivolto al pronto soccorso, dove è emersa una prognosi di 7 giorni, quindi di lesioni lievissime. Protagonisti dei due episodi sono due cani diversi, che sono subito stati visitati dai veterinari per essere sicuri che non avessero malattie trasmissibili all’uomo e sono risultati in ottima salute.
I due episodi però hanno indotto la direttrice del canile Palmucci, su indicazione di Comune e Asl, a prendere una decisione in via cautelare per evitare che potessero ripetersi casi simili. La direttrice ha infatti sospeso il momento della sgambatura per appurare la condotta di alcune volontarie. Non solo. La vicenda è arrivata fino in comune a palazzo Orsetti, dove i dipendenti che si occupano di questi servizi hanno deciso di convocare una riunione e coinvolgere anche la polizia municipale e la Asl per valutare le contromisure da prendere.
“Noi non vogliamo abolire la sgambatura – spiega Palmucci – però vorremmo capire meglio come stanno le cose e soprattutto formare le volontarie per gestire i cani la meglio durante questo momento. Abbiamo rilevato che alle volte vengono adottati comportamenti che cozzano con il regolamento, come la somministrazione di cibo ai cani durante il passeggio, cibo che le volontarie si portano dietro e che è una condotta assolutamente vietata dal regolamento anche per motivi igienici e sanitari. Durante la riunione affronteremo queste problematiche e cercheremo di capire come intervenire, un’ipotesi potrebbe essere anche quella di chiedere alla polizia municipale di aiutarci nel far rispettare il regolamento del canile e magari per un momento affiancare gli agenti alle volontarie in termini formativi. Di sicuro una formazione dei volontari potrebbe essere utile per migliorare la situazione prima di riaprire la sgambatura, anche perché i nostri operatori sono tutte persone formate ed esperte del comportamento animale e dei cani, quindi i due episodi non posso pensare che siano imputabili a loro ma semmai a una condotta non regolare da parte di alcuni volontari”.
Ovviamente la vicenda sta causando polemiche tra le volontarie, preoccupate soprattutto per il fatto che i cani adesso non possono andare a passeggio e proprio loro sono già intervenute a chiedere una rapida riapertura della sgambatura per gli animali.

Gabriele Mori