
Effetto Sgarbi sulla campagna elettorale di Lucca. Le uscite polemiche del critico d’arte, intervenuto a Lucca in sostegno della candidata Donatella Buonriposi (e replicherà il prossimo 2 giugno in città) hanno sollevato il livello della polemica, facendo dimenticare negli ultimi giorni il consueto garbo lucchese. A dimostrarlo anche uno scambio epistolare fra il candidato di Rinascimento Sia, Francesco Colucci, e il ristoratore Samuele Cosentino, candidato per la civica SìAmo Lucca e uomo di punta della coalizione che sostiene il candidato sindaco Remo Santini. Scambio pubblicato sul blog di Francesco Colucci e dove non si lesinano, ammantate da apparente cortesia, epiteti che spaziano da “coglione” a “rincoglionito”. E che evidenziano un altro fatto, ovvero come ormai anche le conversazioni private (dagli sms inviati a Sgarbi, alle chat su Facebook a quant’altro) di privato ormai non hanno più nulla.
Così ricostruisce la vicenda uno dei protagonisti, Francesco Colucci: “Ho avuto nei giorno scorsi – scriive – uno scambio di mail con l’amico Samuele Cosentino, uno scambio formalmente amichevole, ma tosto, duro. Ho deciso di pubblicarlo sul mio blog personale perché emblematico di questi giovani che si affacciano tardi alla politica ma “convinti” di essere già pronti. Già, “i meglio” non accettano critiche ne suggerimenti .Loro sanno già tutto, sono il “nuovo” e gli altri, i vecchi rincoglioniti””.
“Credo che sia la paura – prosegue Colucci – di dover accettare per la prima volta un giudizio nel segreto nelle urne, come la democrazia impone. Alora si maschera il timore con l’arroganza. E’ un classico di alcuni giovani che cercano ora fortuna nella politica. Per questo ho deciso la pubblicazione. A Samuele voglio bene, ma se questi sono i nuovi che si propongono per amministrare Lucca. Preferisco i vecchi. Lucca non ha bisogno di arroganza ma di scelte, di amministratori competenti che si pongano con umiltà al servizio della popolazione per risollevare Lucca dal declino in cui è oggi. Uno come Vittorio Sgarbi, con tutti i suoi difetti e turpiloqui, noti da tempo, può certamente essere utile alla città per il suo Rinascimento, con le sue competenze, conoscenze, con la sua capacità di promozione, di attrazione di investimenti e quindi di lavoro. Si può non condividere, legittimo, ma sbeffeggiarlo preventivamente solo per acquisire visibilità e qualche medaglia santiniana è profondamente sbagliato. Per questo questi mezzi giovani come Santini e Cosentino, persone adorabili invero, non possono amministrare una città come Lucca. Non possiamo avere amministratori principianti e arroganti, facile preda dei vecchi poteri e dei vecchi partiti”.