Rave party, denunciati i 6 organizzatori

23 maggio 2017 | 12:45
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Rave party, denunciati i 6 organizzatori
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Rave party, denunciati i 6 organizzatori
Rave party, denunciati i 6 organizzatori
Rave party, denunciati i 6 organizzatori
Rave party, denunciati i 6 organizzatori

di Roberto Salotti
Sono considerati ‘professionisti’ delle feste non autorizzate con musica a palla e bivacchi: anche se non hanno più di 26 anni il loro curriculum è già nelle mani delle questure di mezza Italia. Sono i 6 giovani ritenuti dalla polizia gli organizzatori del rave party nelle campagne di Castelvecchio di Compito, in un terreno coltivato a frumento, tra la via Bientinese e la via di Tiglio, al confine con il comune di Castelfranco di Sotto. Sono stati braccati dagli agenti della digos della questura di Lucca, diretti dal vice questore Leonardo Leone, e dalla mobile del commissario Silvia Cascino, mentre si allontanavo a bordo di tre furgoni con la strumentazione per diffondere la musica, anche a chilometri di distanza.

Al termine di tre giorni da incubo per gli abitanti della zona, la polizia ha sgomberato l’area dove dalla notte tra sabato e domenica scorsa si erano radunati un migliaio tra giovani e meno giovani provenienti da varie regioni d’Italia. Tanti di ritorno dal Canapisa, molti altri semplici impiegati, artigiani e professionisti insospettabili. Un centinaio di loro sono stati identificati e sul loro conto sono in corso gli accertamenti del caso ma rischiano tutti una denuncia a piede libero per invasione di terreni e danneggiamenti per aver rovinato la coltivazione di frumento di un contadino della zona.
Più gravi invece le contestazioni che gli inquirenti muovono ai sei organizzatori del rave party: oltre ai precedenti capi d’accusa, dovranno rispondere anche di organizzazione di festa non autorizzata e disturbo della quiete pubblica. I tre furgoni su cui viaggiavano e che sono stati bloccati dagli agenti sono stati sequestrati insieme alla strumentazione, un impianto da stadio per diffondere la musica e un generatore che da solo potrebbe alimentare l’intera questura di Lucca. Dei 6 – che saranno anche colpiti dal foglio di via per tre anni dai Comuni della Piana di Lucca, provvedimento che toccare anche agli altri denunciati – due sono residenti in provincia di Grosseto, gli altri risiedono tra Parma, Ascoli Piceno, Livorno e Terni.
Musica a palla. La polizia ha sequestrato loro casse, amplificatori, consolle per dischi, un quadro elettrico, perfino un congelatore a pozzo e vari attrezzi a cave. Tutto materiale che è stato trasportato nel compitese nel corso del pomeriggio di sabato. A notte, invece, è iniziata la festa con persone arrivate in camper e auto, altre a piedi dalla stazione di Altopascio. Le prime segnalazioni sono arrivate al 113 nel cuore della notte tra sabato e domenica. Cittadini della zona e di Orentano si sono attaccati al telefono, svegliati dalla musica alta nel cuore della notte. La polizia, insieme ai carabinieri, è piombata sul posto ma ormai la festa era cominciata. Le pattuglie hanno tuttavia bloccato gli accessi all’area dove inizialmente si erano allestiti tre punti di raduno, due dei quali subito smantellati per l’intervento degli agenti.
Domenica mattina le forze in campo hanno iniziato ad identificare i presenti, osservando anche i movimenti all’interno del raduno non autorizzato. Ed è stato così, agendo anche in abiti borghesi per confondersi tra la folla degli arrivi, che gli investigatori hanno individuato i presunti mezzi degli organizzatori, che si sono fatti forza del gruppo e avevano ‘blindato’ l’accesso agli impianti, facendo disporre i camper dei partecipanti tutti intorno al loro “fortino”. Impossibile anche ‘intercettare’ i loro telefoni, visto che nessuno di loro era in possesso di cellulari al momento in cui la digos li ha braccati.
Lo sgombero. L’occasione per agire è arrivata soltanto ieri mattina quando ormai buona parte dei partecipanti si erano allontanati. Gli agenti in borghese, individuati i mezzi con a bordo gli impianti smontati dagli organizzatori (due furgoni di proprietà ed uno noleggiato), hanno atteso che si allontanassero per bloccarli. Inizialmente non è stato facile, perché si sono confusi tra la folla di camper che in quei tre giorni ha devastato la radura dove si è svolto il rave. Poco dopo però, quando il gruppo si è diviso le pattuglie hanno fermato tutti e sei i presunti organizzatori, portandoli in questura.
Cento identificati. Tra domenica e lunedì sono state identificate anche altre 100 persone che hanno preso parte al rave. Non solo giovani e giovanissimi, ma anche ‘insospettabili’ impiegati, artigiani o professionisti, evidentemente spinti dalla voglia di trasgredire per un fine settimana. Sul loro conto la polizia sta ancora svolgendo accertamenti, ma rischiano tutti un foglio di via e una segnalazione all’autorità giudiziaria. Provengono dalla Lucchesia ma anche da altre zone della Toscana e da fuori Regione.

FOTO – I mezzi e gli impianti sequestrati