Shoppers illegali, maxi multe a 3 attività

28 giugno 2017 | 13:25
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Shoppers illegali, maxi multe a 3 attività

Tre attività multate di 5mila euro per l’utilizzo di shopper non biodegradabili e computabili come prevedono le norme in materia: circa lo 0,5% del totale degli esercizi controllati in provincia di Lucca dai carabinieri forestali che nell’ultimo periodo si sono presentati in 70 negozi, la maggior parte dei quali è risultata regolare. Alcuni continuavano tuttavia ad utilizzare e smerciare vecchi, fuori norma ed inquinanti sacchetti di plastica. La normativa in vigore prevede sanzioni pesanti in caso di inadempienza, ben 5.000 euro per trasgressore,  e seppur consci che si tratta di una cifra notevole, soprattutto in momenti di crisi generale, nondimeno nessuno dei contravvenuti ha detto che non conosceva la norma e che non sapeva di essere in fallo. In Italia, conformemente al resto d’Europa e in applicazione alla legge 28/2012 che recepisce la normativa dell’Unione Europea è vietato il commercio di shopper di plastica che non siano biodegradabili e compostabili o riciclabili secondo precisi parametri compositivi.  La norma è ben nota a tutti i negozianti, e la stessa Confcommercio, con grande sensibilità e lungimiranza, ha provveduto a più riprese a condurre campagne nazionali di sensibilizzazione e di informazione, unitamente alle principali associazioni ecologiste e di difesa dei diritti dei consumatori. 

Uno shopper biodegradabile e compostabile a norma si degrada completamente, ovvero sparisce senza lasciare residui, nel giro di 6 mesi; può essere utilizzato per la raccolta dei rifiuti organici e si degrada con essi creando un compost utile e fertile.
Al contrario gli shopper  non compostabili si frammentano in minuti pezzettini di plastica contenenti metalli plastica, peraltro in tempi lunghissimi, che restano per sempre nell’ambiente, inquinandolo irrimediabilmente e con la possibilità di essere ingeriti dagli animali o mischiati al terreno degradandolo.