Ricettazione, due orefici lucchesi ai domiciliari

14 luglio 2017 | 10:58
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Ricettazione, due orefici lucchesi ai domiciliari
Ricettazione, due orefici lucchesi ai domiciliari
Ricettazione, due orefici lucchesi ai domiciliari
Ricettazione, due orefici lucchesi ai domiciliari
Ricettazione, due orefici lucchesi ai domiciliari
Ricettazione, due orefici lucchesi ai domiciliari

Furti in casa e persino rapine. Commesse dal 2011 nel comprensorio del Cuoio, in Valdera, in provincia di Lucca fino in Garfagnana e persino a Firenze, con lo scopo di ricettare preziosi o trasformarli in lingotti grazie alla presunta complicità di alcuni orefici. Nuovo sviluppo nell’indagine Golden Daytona condotta dal nucleo investigatvo e dalla compagnia dei carabinieri di Pontedera. Dopo una vicenda giudiziaria piuttosto complessa, il gip del tribunale di appello ha spiccato 4 misure cautelari ai domiciliari per altrettanti orefici: due di Lucca, uno di Pontedera e uno di Cecina. Adesso i 4 hanno dieci giorni per presentare appello e provare a evitare l’esecuzione del provvedimento, su cui dovrà dirimere la Cassazione ma con buone probabilità le misure dovranno essere scontate.

A Lucca, destinari del provvedimento del gip di Firenze sono due fratelli orafi: R. C. 53 anni e G. C. di 48 anni titolari di due oreficerie a Lucca. In uno dei due punti vendita, i militari di Pontedera hanno trovato uno dei laboratori dove l’oro di monili rubati veniva lavorato e trasformato in lingotti. Arresti domiciliari anche per P. S. di 56 anni, titolare di un laboratorio orafo a Cecina. Anche lui coinvolto nel processo per ricettazione dei monili rubati. Il quarto provvedimento che prevede la misura dei domiciliari è stato emesso a carico di V.C. di 55 anni titolare del principale laboratorio che i ladri usavano per ricettare la merce, che si trova a Pontedera. Misure cautelari in carcere invece per i due personaggi ritenuti di raccordo tra i ladri e i gioiellieri: si tratta di A. Z. di 32 anni e A. H. di 23 anni, entrambi di origine slava e domiciliati tra Pontedera e Cascina.
I furti
La rete di malviventi che a cominciare dal 2011 compiva furti in appartamenti e in alcuni casi anche rapine per ricettare preziosi attraverso i 4 orefici, secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’arma dei carabinieri, ha operato in provincia di Pisa, più precisamente in Valdera e nel compresniorio del Cuoio, in Valdinievole, a Lucca e a Firenze. I militari sono riusciti a rintracciare 78 proprietari di monili rinvenuti nei laboratori prima che venissero fusi provenienti dal comprensotio del Cuoio, da Pontedera, da Lucca e persino da Firenze. Nel complesso si stima che il giro di affari messo in piedi fosse di svariate centinaia di migliaia di euro ogni anno. Nel solo laboratorio di Pontedera, i carabinieri mesi fa hanno rintracciato 6 chili di oro che, poi, se non ricettato in loco, finiva a Lucca e Cecina. Le indagini sono state coordinate dal capitano Michele Cataneo della compagnia di Pontedera e dai procuratori Alessandro Crini e Paola Rizzo. Nelle mani dei carabinieri c’è ancora oro: chi fosse stato derubato in questa zona e in questo periodo può rivolgersi ai carabinieri.

Gabriele Mori