
In manette per truffa e circonvenzione di incapace. Una 55enne originaria di Camaiore ma titolare di un negozio di abbigliamento a Lucca, V.F. le sue iniziali, è finita in carcere per l’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, su richiesta del Pm Eligio Paolini, con l’accusa di aver circuito e truffato numerose persone, approfittando della loro condizione di fragilità emotiva o mentale.
L’attività investigativa della squadra mobile della questura di Firenze ha preso le mosse dalle denunce presentate da alcune delle vittime. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna, titolare di un’attività commerciale a Lucca, millantando la capacità di entrare in contato con i defunti, sarebbe riuscita ad attrarre verso di sé ed a carpire la fiducia di numerose persone.
Le investigazioni della Sezione criminalità organizzata – squadra antisette – della questura di Firenze, coordinate dal sostituto procuratore Eligio Paolini, hanno fatto emergere che la donna, nel corso di incontri che avvenivano nel retrobottega, spacciandosi per interprete delle volontà di uno spirito guida – identificato nell’anima del suo defunto compagno – e riportando su carta ciò che faceva credere stesse dettando lo spirito guida, in diverse occasioni sarebbe riuscita ad indurre le sue vittime in uno stato di soggezione e dipendenza e ad ingenerare nelle stesse un senso di colpa per la sua situazione debitoria nei confronti del proprietario del fondo commerciale. Grazie alla sua condotta, per risolvere i suoi problemi finanziari, sarebbe poi riuscita a farsi versare dalle vittime più di 40mila, anche per far fronte alle rate del mutuo da pagare.
In un caso, la 55enne lucchese sarebbe riuscita persino a fare credere ad una delle vittime che fosse incinta, malgrado le analisi cliniche effettuate dalla ragazza italiana dimostrassero tutt’altro e malgrado la durata della presunta gravidanza fosse ben più lunga del periodo di naturale gestazione. La donna, accusata dei reati di circonvenzione di persone incapaci e di truffa aggravata, si trova ora nel carcere di Pisa, a disposizione dell’autorità giudiziaria.