Processo Bulldog, in Cassazione scatta la prescrizione per tutti gli imputati. La corte di ultima istanza ha accolto la richiesta degli avvocati difensori dei 14 componenti del gruppo ultras di estrema destra, condannati in primo grado nel 2011 e in appello nel 2014 per associazione a delinquere. Secondo l’impianto accusatorio, infatti, a suo tempo portato avanti dal pubblico ministero Fabio Origlio, i componenti del gruppo si sarebbero resi protagonisti di azioni violente e di raid fuori dello stadio Porta Elisa, con una struttura verticistica e paramilitare agli ordini del “Generalissimo” Andrea Palmeri. E il gruppo di associati sarebbe stato impegnato, sempre secondo l’accusa, anche in azioni di minacce, percosse, lesioni e danneggiamenti.
In appello erano state confermate, con minime variazioni rispetto al primo grado, le condanne di Andrea Palmeri a cinque anni e mezzo di reclusione, a Daniel Fratello (2 anni e 11 mesi), Adam Alexander Mossa (4 anni), Alessandro Frediani (2 anni e dieci mesi), Francesco Venturini (2 anni), Andrea Del Vecchio (3 anni), Mirko Santucci (3 anni), Giacomo Baroni (4 anni e 6 mesi), Francesco Preziuso (4 anni), Davide Giovannetti (4 anni e sei mesi), Stefano Vannucci (2 anni), Lorenzo Pucci (3 anni), Andrea Vanni (3 anni). Per tutti loro la Cassazione ha disposto l’annullamento delle condanne senza rinvio per sopravvenuta prescrizione dopo l’udienza di ieri (17 luglio) e la camera di consiglio di oggi, con la conseguente lettura del dispositivo.
Dieci degli imputati, fra cui Palmeri, erano difesi dall’avvocato Alberta Cagnacci, Mirco Santucci dall’avvocato Lodovica Giorgi, Del Vecchio da Paolo Mei e Francesco Venturini da Umberto Grassi in prima battuta e da Marco Treggi nella fase finale del processo. Soddisfazione per gli avvocati per la decisione della corte, anche se, per capire le motivazioni dell’annullamento senza rinvio anche per il presunto capo del gruppo, Andrea Palmeri, si dovranno attendere le motivazioni che saranno depositate nei prossimi mesi. L’annullamento anche per la sua posizione, però, potrebbe far presagire una bocciatura dell’impianto accusatorio dell’associazione a delinquere nel suo complesso, visto che per lo stesso ‘Generalissimo’, da tempo residente all’estero, non si sarebbe potuta applicare la prescrizione. All’estero, detenuto per altro reato, è anche Adam Alexander Mossa.