
Il colonnello Fausto Viola, presidente dell’associazione volontari della Libertà Lucca, da anni impegnato nei percorsi di memoria della lotta di Liberazione degli uomini e donne della lucchesia, è scomparso oggi (28 luglio) a Lucca. Dopo aver raccolto l’eredità morale che si animava nella storica sede dei patrioti autonomi e cristiani a Palazzo Guinigi in via S. Andrea 43, Viola ha saputo ridare forza e vigore al Museo della Liberazione. Nel suo incessante lavoro ha salvaguardato non solo gli oggetti e i cimeli che ricordano il sacrificio di sacerdoti come Don Aldo Mei, ma anche tutto l’archivio che fin dal 1950 certifica l’incessante lavoro di coloro che vissero gli orrori della guerra.
Il presidente Viola, lo ricordano i colleghi, ha saputo riannodare il filo che legava le storie di Manrico Ducceschi, Leandro Puccetti e tanti altri che sacrificarono le loro giovani esistenze per i valori democratici della patria, alla Federazione Italiana Volontari della Libertà. Il suo impegno nel lanciare progetti con le scuole e collaborazioni con il provveditorato agli studi, hanno permesso dal 2014 ad oggi di poter accogliere al Museo centinaia di studenti e docenti.
Il consigliere Walter Ramacciotti delegato della Fiap e membro attivo dell’Avl e il consiglio direttivo dell’Associazione Volontari della Libertà Lucca, rappresentato dal presidente vicario Andrea Giannasi, e il direttore tecnico del Museo Franco Lombardi, esprimono le più sentite e profonde condoglianze alla famiglia del presidente Fausto Viola. “La scomparsa del colonnello Fausto Viola lascia un vuoto profondo nell’ambiente delle Associazioni d’arma non solo di Lucca ma dell’intera comunità provinciale, tanto è stato un punto di riferimento per numerosi sodalizi militari, in particolare per l’Unione nazionale ufficiali in congedo (Unuci), della quale è stato membro del consiglio direttivo negli ultimi dieci anni”.
Sono le parole del presidente della sezione Unuci di Lucca, Gabriele Focosi, che esprime il suo cordoglio per la perdita di Viola “sapiente ufficiale nato a Roma ma cresciuto nel nostro territorio”.
“Ufficiale di artiglieria, dopo il congedo nel 1991 – aggiunge – si era da subito impegnato nell’associazionismo militare, iscrivendosi all’Unuci come tanti suoi commilitoni e diventandone presto un punto di riferimento, soprattutto per le nuove generazioni”.
Nell’esprimere le sue condoglianze ai familiari, Focosi ricorda “la dedizione, le capacità e la grande passione storica che Viola ha dimostrato in ambito culturale a Lucca dove, conclusa l’esperienza militare, era riuscito a diventare un sapiente organizzatore di iniziative di grande richiamo”.