Rubata la ‘super’ bicicletta a Palazzo Santini

31 luglio 2017 | 14:04
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Rubata la ‘super’ bicicletta a Palazzo Santini

E’ un pezzo unico e speciale, come la definisce giustamente e gelosamente il suo proprietario. Aggiungiamo che non passava certo inosservata quella bicicletta, assicurata ad una rastrelliera sotto Palazzo Santini, sede del consiglio comunale. Un modello realizzato da Gianni Brancoli per Andrea Bardazzi, che ora ne denuncia il furto, anche su Facebook. La speranza è ritrovare quella due ruote, che può sembrare un pezzo storico ma in realtà è una creazione più recente, con un enorme manubrio e altri singolari complementi (come un sellino rosso e una bandana sistemata sopra la ruota anteriore, che sono stati anch’essi rubati).

“Sono veramente dispiaciuto per quello che è accaduto – spiega il proprietario -: quella bicicletta era diventata una vera e propria attrazione per i turisti che si scattavano selfie sotto Palazzo Santini. Se non la ritroveremo, Gianni ed io ne costruiremo una ancora più grande e bella”.
La bicicletta negli ultimi mesi era stata lasciata sotto Palazzo Santini, e aveva in effetti attirato l’interesse e la curiosità di molti passanti e turisti. Evidentemente anche dei ladri che nei giorni scorsi, dopo aver rotto il lucchetto, se la sono portata via. Il tutto dopo una serie di raid con cui le erano stati tolti pezzi. Inutile dire – e la foto è ben più esplicita di qualunque parola – che non sarà facile tenerla al riparo dagli occhi dei curiosi. Il realizzatore e il proprietario, ovviamente, si augurano di ritrovarla ed è per questo che hanno lanciato un appello su Facebook. E’ stata del resto travagliata la ‘storia’ di come quella vistosa bicicletta sia diventata gradualmente un luogo dove scattarsi foto ricordo. “Mi era stato vietato – racconta Bardazzi – di farla circolare durante Lucca Comics and Games e mi è stato proibito di tenerla nella corte dove vivo per problemi con i condomini. Fatto sta che la bici è rimasta sotto Palazzo Santini inutilizzata per molto tempo, perché non riuscivo a muoverla visto che dopo pochi giorni era stata depredata, manomessa e vandalizzata. Resta il fatto – aggiunge – che centinaia di turisti ci si scattavano le foto ogni giorno”.

Rob. Sal.