Il collega: un boato, poi ho visto i corpi a terra

1 settembre 2017 | 18:26
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Il collega: un boato, poi ho visto i corpi a terra

“Non mi sono accorto di nulla, ho soltanto sentito un rumore fortissimo e quando ho alzato di nuovo la testa il braccio della gru era piegato”. E’ quello che ha raccontato, e poi confermato anche alla polizia, l’operaio superstite dal gravissimo incidente in via Vittorio Veneto in cui oggi pomeriggio (1 settembre) hanno perso la vita due operai, impegnati nella sistemazione dei portalumi per la Santa Croce alle finestre di Palazzo Pretorio (Leggi).

“Mi trovavo sul retro del mezzo dove stava la gru – spiega – e quando ho sentito il frastuono mi sono avvicinato. Non capivo più nulla tanto era lo strazio”. L’operaio della cooperativa agricola Morelli di Guamo è salvo per miracolo, soltanto perché non era salito lui sul cestello: si occupava di porgere agli altri due colleghi le strutture portaceri, che poi venivano sistemate sulla facciata.
“E’ stato terribile – racconta una passante, subito dopo la tragedia -: ero in piazza San Michele e ho sentito come un boato fortissimo, come se fosse crollato un intero cornicione. Quando mi sono avvicinata, c’erano due persone a terra a pochi metri dal cestello della gru”. In piazza San Michele e in via Vittorio Veneto c’era una folla di persone, che si era fermata a guardare cosa era accaduto. Qualcuno scattava anche foto e video. Molti al telefono, tutti sotto choc.
“Stavo andando in negozio quando ho visto la gru cedere – spiega un commerciante che preferisce non essere nominato -: il cestello ha come oscillato mentre cadeva e poi è rimbalzato a terra”.