Crollo mortale, è il giorno del lutto cittadino

5 settembre 2017 | 06:13
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Crollo mortale, è il giorno del lutto cittadino
Crollo mortale, è il giorno del lutto cittadino
Crollo mortale, è il giorno del lutto cittadino
Crollo mortale, è il giorno del lutto cittadino
Crollo mortale, è il giorno del lutto cittadino
Crollo mortale, è il giorno del lutto cittadino

E’ il giorno del lutto e del dolore. Lutto di un’intera città, che idealmente si stringe intorno alle famiglie, agli amici e ai colleghi di Eugenio Viviani, 54 anni di Santa Maria Del Giudice e Antonio Pellegrini, 61 anni di Lammari. Oggi, nel giorno delle esequie dei due operai morti tragicamente per la rottura del braccio della piattaforma elevatrice sulla quale stavano lavorando per montare i portalumini sulla facciata di Palazzo Pretorio, le bandiere dei palazzi pubblici sono a mezz’asta, le attività commerciali esporranno un volantino di lutto, in alcune aziende si rispetterà un minuto di silenzio per le vittime.
Le autorità saranno presenti in massa ai due appuntamenti con i funerali, che saranno celebrati dal vescovo Italo Castellani: alle 10,30 la funzione alla chiesa di Lammari, per Antonio Pellegrini. Alle 15 il cordoglio e il lutto si concentreranno a Santa Maria del Giudice per Eugenio Viviani.

Intanto proseguono le indagini per capire le eventuali responsabilità per l’incidente mortale di venerdì: saranno in particolare i periti, incaricati dalla procura e dalle famiglie delle vittime a cercare di capire cosa è successo in quel tragico venerdì pomeriggio e quale sia stata la causa della rottura del braccio della piattaforma elevatrice.
Ieri, intanto, si è deciso come onorare le vittime durante la Luminara di Santa Croce. Il percorso della processione sarà regolarmente illuminato, ma i lumini, nella zona dell’incidente mortale, saranno messi a terra. Al momento del passaggio del corteo davanti al loggiato di Palazzo Pretorio la processione si fermerà per un momento di ricordo e preghiera. Annullati, invece, sia i fuochi di artificio sia il ricevimento a Palazzo Orsetti. Si sono voluti evitare, insomma, i momenti più chiaramente di festa legati alle celebrazioni della Santa Croce. Ma a volere che la Luminara si svolgesse senza intoppi sono stati gli stessi familiari di Eugenio e Antonio. Così loro, che stavano contribuendo all’abbellimento della città per la festa cittadina, avrebbero voluto. Così sarà fatto. E sarà un altro modo per onorarne la memoria.