Operai morti, attesi gli atti. Si nominano i consulenti

7 settembre 2017 | 13:27
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Operai morti, attesi gli atti. Si nominano i consulenti

di Roberto Salotti
Due tragedie a confronto, quella di Lucca e quella di Sorrento. Nelle carte i magistrati che si occupano del tragico incidente di via Vittorio Veneto, in cui venerdì scorso (1 settembre) hanno perso la vita Eugenio Viviani e Antonio Pellegrini, sperano di trovare qualche traccia utile per spiegare come possa essere avvenuto il cedimento del braccio meccanico del ponte sollevabile, sul cui cestello i due operai morti stavano sistemando su palazzo Pretorio i portalumini per la processione della Santa Croce (Leggi).

Gli atti dell’indagine su un incidente analogo avvenuto nel 2007 nella città campana sono stati già richiesti dal procuratore capo Pietro Suchan alla procura di Torre Annunziata. Il pool di magistrati che si occupò di quella disgrazia, simile ma non uguale a quella avvenuta a Lucca, fecero infatti effettuare una perizia sul mezzo che, nel crollo, provocò due vittime: due donne che si trovavano al di sotto.
Gli esiti di quella consulenza potrebbe essere un punto di partenza anche per l’inchiesta di Lucca, coordinata dal procuratore capo in persona, e delegata ai sostituti procuratori Elena Leone, che si occupa delle indagini relative agli infortuni sul lavoro, e ad Aldo Ingangi, magistrato di turno il giorno della tragedia.
Consulenze. La procura sta scegliendo in queste ore i nomi dei periti che ispezioneranno il mezzo costruito dalla ditta Oil & Steel, la stessa che aveva realizzato quello ceduto a Sorrento. Gli inquirenti, secondo quanto emerge dalle indagini, affideranno almeno due tipi di consulenze sul ponte sollevabile: una di carattere metallurgico, una sullo stato meccanico della gru sequestrata alla cooperativa agricola Morelli. L’ipotesi è che poi si voglia procedere con un incidente probatorio. Ma il percorso per arrivarci è ancora all’inizio e il fascicolo d’inchiesta è al momento ancora senza indagati.
Incidente probatorio. La procura prima di arrivare a cristallizzare le eventuali ‘prove’ con un incidente probatorio, vuole avere un quadro completo sull’incidente di venerdì scorso. Ma anche capire, dal confronto con il precedente di Sorrento, se possano essere stabiliti eventuali nessi per spiegare il cedimento del braccio della gru. E a cosa sia da imputare, visto che non sono stati rilevati segni ‘macroscopici’ di usura o consunzione all’esterno e ai margini dello scatolare.
Indagini sulla sicurezza. In attesa che vengano trasmessi gli atti dalla procura di Torre Annunziata, vanno avanti anche le indagini dei tecnici della prevenzione e della sicurezza dell’Asl che per conto della procura hanno acquisito numerosa documentazione relativa al ponte sollevabile e stanno verificando la regolarità delle manutenzioni annuali. Si cerca anche di verificare il rispetto delle misure di sicurezza, anche alla luce delle più recenti normative, per determinare se esistono responsabilità anche su questo delicato fronte.