Testi scolastici, la Doroni denuncia irregolarità

16 settembre 2017 | 14:57
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Testi scolastici, la Doroni denuncia irregolarità

Infuriati: di più, sgomenti. Non ci stanno i titolari della libreria Doroni di Lucca, dopo aver appreso che in due scuole elementari l’acquisto dei testi scolastici sarebbe diventato appannaggio di un distributore. Il che, secondo la ricostruzione, non rappresenterebbe nemmeno un problema, non fosse che – lamenta Francesco Guida, uno dei proprietari della storica libreria – la fornitura avverrebbe in spregio alle regole del libero mercato e, più nello specifico, delle normative vigenti in materia. In una fase storica in cui questi esercizi si trovano già stritolati nella morsa della vendita on line e da quella dei supermarket, un altro “colpo sotto la cintura” – se confermato – rischia davvero di condurre verso l’anticamera del collasso. E, per questo, i librai si dicono pronti a dar battaglia, passando anche per le vie legali.

“Per le scuole elementari – spiega Guida – i testi sono gratuiti. Il Comune consegna dei cedolini agli insegnanti, che a loro volta li girano ai genitori. Questi ultimi, possono poi scegliere in totale libertà dove acquistare i testi, consegnando le cedole”. Fino a qui tutto bene, ma non troppo. Sì perché, secondo quanto denunciato, in questi giorni si sarebbe attivato un meccanismo capace di bypassare il sistema appena descritto: “Un distributore di fuori provincia – proseguono dalla Doroni – ha preso accordi con le insegnanti di due scuole elementari (primarie di primo grado, ndr). Fornisce lui i testi e si fa consegnare i cedolini. Questo, chiaramente, avviene in spregio alla normativa sulla concorrenza ed è vietato pure dall’Ali (l’associazione librai italiani). Non capiamo, francamente, come questo sia potuto accadere, anche se sappiamo che escamotage per aggirare le disposizioni in materia sono diffuse in tutta Italia”.
Quel che sarebbe più grave, secondo la ricostruzione, è il fatto che in questo modo si toglierebbe libertà di scelta a genitori ed alunni. “E inoltre – continua Guida – un simile atteggiamento crea un danno a tutti i librai medio-piccoli, perché la gente non viene più e sparisce, insieme alla vendita del libro, anche tutto l’indotto che ne è corollario (il riferimento va alla cartoleria)”.
Per questo, dopo la denuncia pubblica, ne seguirà con ogni probabilità una alle competenti autorità giudiziarie. Nel frattempo, però, dalla Doroni vogliono vederci ancora più chiaro: “Andremo a parlare con presidi ed insegnanti di queste scuole – concludono – per capire come sia stato possibile che abbiano avallato una pratica di questo genere”.