E dopo il concerto, l’esodo. Il momento più delicato, quello dell’uscita, quasi contemporanea, di 60mila persone di ritorno a casa con i mezzi a disposizione: auto, bus, treno. E’ qui che si comproverà che il piano di protezione civile è stato studiato al millimetro per permettere un tranquillo ritorno verso casa a tutti coloro che hanno goduto del concerto dei Rolling Stones.
Nel deflusso i primi problemi si verificano alla confluenza con corso Garibaldi, perché in tanti vorrebbero aspettare in piazza Napoleone l’uscita della band dai camerini di cortile degli Svizzeri. Lento, lentissimo, invece, il deflusso dall’area prato. Tante, infatti, le persone che devono uscire dall’area più affollata del concerto. E qui qualcosa si inceppa, perchè gli occupanti del prato B sono costretti a uscire dallo stretto ingresso di entrata, senza la possibilità di uscire lato Carducci, con qualche affollamento di troppo che per fortuna si è risolto senza conseguenze. Lamentele anche a Porta San Pietro con alcuni che hanno riferito come in molti spingessero sulle transenne, rischiando di schiacciare le persone più vicine alle barriere.
L’apertura immediata di sottopasso di San Concordio e passerella (a senso unico verso San Concordio) ha agevolato chi doveva andare a prendere il treno di ritorno nella tratta verso Firenze. Oltre ai treni speciali già previsti, peraltro, un altro convoglio era già in attesa alla stazione e ha permesso di far defluire al meglio i partecipanti al concerto.
Quanto al traffico veicolare code si sono formate dai parcheggi posizionati nelle varie zone della città alle più vicine uscite autostradali, ma con un deflusso regolare che si è poi lentamente diradato nell’arco di un paio d’ore.
Con il deflusso anche i primi interventi sanitari: una donna viene soccorsa proprio davanti al punto medicalizzato avanzato di piazzale Verdi e portata al pronto soccorso. Un fan degli Stones, arrivato dalla Norvegia, è invece caduto da un albero su cui si era arrampicato per vedere meglio il concerto ed è finito anche lui all’ospedale. Un giovane, probabilmente ubriaco, invece, ha minacciato gli addetti alla sicurezza e sono dovute intervenire le forze dell’ordine per placarlo.
Il primo esodo dopo il concerto